MAGLIONE FLUFFY

Amanti del top down siete pronti per un altro viaggio? Il nostro viaggio di oggi ci farà compiere un percorso all’interno del mondo delle tecniche. Non vi preoccupate, niente di complicato!!!! Anzi.

Cerco di far passare un messaggio molto chiaro. Improvvisare può portare ad un risultato, ma cosa accade in termini di replicabilità e adeguamento della taglia????

Oggi voglio condividere con voi il mio processo creativo e spiegarvi perché anche i progetti più modesti richiedono tanta tecnica per essere realizzati e replicati con successo.

Iniziamo col dire che l’uncinetto è un’arte, e come ogni forma d’arte, richiede pratica, dedizione e comprensione delle tecniche di base. La maglia che vedete qui potrebbe sembrare facile a prima vista, ma ogni punto è stato attentamente pensato per ottenere il risultato desiderato.

Ma vediamo di quali tecniche stiamo parlando.

Essendo un top down , il nostro focus è dato dal collo e dallo sprone, dove si racchiudono 3 delle 4 tecniche usate. Partiamo dalla prima tecnica che ci insegna a realizzare un collo tondo. Perfetto per avviare maglioni di qualsiasi taglia, sia da uomo che da donna.

Una volta avviato il collo, si passa alla tecnica due che ci permette, mediante appositi calcoli, di suddividere al meglio i punti del collo per avviare un top down. A questo aggiungiamo la tecnica 3 che ci da l’opportunità di creare un collo anatomico che risulta più alto dietro rispetto al davanti.

L’ultima tecnica invece riguarda il bordo inferiore e ci consente di creare un taglio a uovo, che, a seconda del vostro gusto, potrà essere più o meno accentuato.

Intanto vi ricordo che in merito al collo tondo e anatomico, avete già una ?si=h88MsFL_d_DYtyrP”>lezione di scuola di uncinetto dedicata.

Per il collo tondo, potete avviare tutte le catenelle desiderate. Per la suddivisione di queste ultime, potete regolarvi o dividendole in due o lasciando un paio di punti in più sulla parte delle maglie basse. Ad esempio se caricate 10 punti, potrete fare 5 maglie basse e 5 maglie bassissime, oppure fate 6 maglie basse e 4 bassissime.

Chiuso il collo, si avvia un giro di punti bassi. ATTENZIONE. Eseguite un punto per ogni maglia e cercate di non generare tensione, così da lasciare intatta l’elasticità del collo.

CONTATE QUANTI PUNTI AVETE INSERITO E CERCATE DI OTTENERE UN MULTIPLO DI 4. Questo vi aiuterà nello svolgimento dei colacoli.

A me sono usciti 88 punti bassi. Considerate che il numero di punti bassi cambia in base alla grandezza del collo e allo spessore del filo usato.

Quindi, prendo 88 punti e li divido per i 4 lati dello sprone, senza estrapolare le 4 maglie di aumento. Quindi 88/4= 22… prendete 22 e aggiungendo +4, otterrete il numero di punti da inserire nei lati lunghi. Se a 22 togliete -4, avrete il numero di punti da inserire nei lati corti.

Ma noi abbiamo scelto di lavorare a punto granny. Il punto in questione è multiplo di 4. I lati devono essere adeguati. Restando sempre con 88 punti, faccio in modo da avere 24 maglie davanti e dietro e 20 sulle maniche.

A questo punto è inutile marcare le sezioni. Infatti vi basterà dividere x 4 i numeri ottenuti, così saprete quanti motivi inserire nelle varie sezioni. L’operazione da fare è 20/4= 5 24/4=6

Così facendo caricherete per i lati lunghi 6 motivi e 5 per quelli corti. Ma gli aumenti? Basterà marcare lo spazio tra un blocco e l’altro inserendo una catenella in più. Gli aumenti effettivi, si faranno nel giro successivo.

( se il vostro problema è la circonferenza seno e ogni volta che chiudete il raglan vi vengono delle maniche grandi, avviate lo sprone con il calcolo che divide x 6 il numero di punti iniziali).

Una volta eseguito il giro con gli aumenti, si taglia il filo e si eseguono due righe in andata e ritorno, solo su un lato lungo.

Dopo aver impostato il primo giro e fatto il secondo con l’aggiunta degli aumenti, è necessario tagliare il filo e procedere eseguendo due righe su uno dei lati lunghi.

Queste due righe ci aiuteranno a dare al collo il taglio anatomico che prevede un collo più montato, quindi meno scollato sul retro del maglione.

Fatte le due righe senza aumenti, si taglia di nuovo il filo e si ricomincia a lavorare in tondo, ricostituendo i due aumenti saltati. Da questo momento si procede a punto granny fin quando lo sprone non sarà abbastanza grande per poter fare la chiusura del raglan.

Misurate man mano lo sprone e controllate la misure. Raggiunti i 47 cm sul lato lungo e 20 su quello corto, eseguo la chiusura. Chiudere significa unire gli aumenti e procedere tenendo separate le sezioni delle maniche rispetto al corpetto.

Per adeguare la taglia, ciascuno eseguirà un numero di giri adatto per la propria misura. Il vostro obiettivo è quello di portare gli angoli dell’aumento a chiudersi sotto l’ascella.

La chiusura dello sprone può avvenire in vari modi a seconda delle vostre esigenze di vestibilità. Nel video ho chiuso insieme i due aumenti perchè non avevo bisogno di ampliare ne lo scalfo ne la circonferenza. E’ possibile inserire un gruppo di 3 pa in un aumento e 3 in quello opposto e così facendo la chiusura vi regalerà qualche cm in più… Se non bastasse unite i due gruppi con l’aggiunta di alcune catenelle.

Adesso arriva la parte facile. Procedere in tondo per la lunghezza desiderata. Ovviamente procedendo fino alla lunghezza, la circonferenza resterà invariata. Il nostro obiettivo, è quello di creare dei capi su misura. Quindi…siccome non siamo tutte uguali, vediamo come dare la giusta forma alla maglia.

Se la parte alta del vostro corpo ha una circonferenza maggiore rispetto a quella dei fianchi, potrebbe essere utile creare qualche diminuzione. Per diminuire in generale, la regola più semplice che funziona sempre, è quella di rimpicciolire il numero di uncinetto. Nel caso del punto granny, si possono aggiungere altri due sistemi. Quello di eliminare progressivamente il numero di catenelle di separazione, così da restare solo con i gruppi di punti alti. Addirittura si può procedere togliendo un punto alto dai gruppi, passando da gruppi di 3 a gruppi di 2 pa.

Vi consiglio di eliminare i punti sempre gradualmente e non tutti insieme per conservare al meglio le proporzioni dei capi.

Se al contrario, la parte alta del vostro corpo è più piccola rispetto ai fianchi, avete bisogno di aumentare. Vi consiglio di inserire da 2 a 4 aumenti per giro e a giri alterni. Potete collocare gli aumenti sui lati, così da comuffarli del tutto. Aumentare, significa lavorare 3pa/2 cat/ 3 pa nello stesso spazio.

Queste indicazioni per aumentare e diminuire il punto granny valgono anche per le maniche se volete dare loro una forma diverse o rimpicciolirle se in avvio vi sembrano grandi.

A proposito di maniche. Se nella chiusura dello sprone la misura dello scalfo vi risulta più profonda del necessario, avete due possibilità per rimediare. La prima è ricucire l’eccedenza e rendere così lo scalfo più piccolo. In queso avvierete delle maniche su misura. Oppure, potete fare delle diminuzioni quando vi trovate nella parte più profonda dello scalfo. In caso questo non sia sufficiente, riducete il numero di uncinetto o seguite le altre indicazioni date.

Secondo voi abbiamo finito?

Io ho voluto creare una piccola variazione anche sulla lunghezza, creando un taglio a “uovo”. Questo passaggio non è assolutamente obbligatorio.

Prima di raggiungere la lunghezza desiderata, tagliate il filo ed eseguite due o più righe a punto granny, lasciando libera la porzione anteriore della maglia.

Io ho eseguito due righe, lasciando un margine di 10 cm sui lati. Fatta la prima riga, ho tagliato il filo e avviato la seconda, spostandomi di almeno 2 quadretti dal punto di partenza della prima riga.. Partendo 2-3 quadretti prima eliminiamo il gradino formato dalla riga precedente. Si possono eseguire più righe… più righe fate, più aumenta il dislivello tra il davanti e il dietro.

Se intendete fare più di tre righe, calcolate quanti quadretti lasciare sul davanti per avere lo spazio sufficiente per avviare tutte le righe che volete. Fatta questa operazione, si riprende il lavoro e si procede in tondo per altre 3 – 4 righe. In questo modo il lavoro vi risulterà perfettamente integrato. Non c’è bisogno di fare bordi. Potete ripassare il tutto con un paio di giri di pb.

Ogni filo, colore o spessore, vi darà una risultante diversa. Un progetto replicabile dunque con qualsiasi filato, in acrilico, lana, cotone o fettucce.

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