COPRISPALLE SCARLETT

Vi capita mai di comprare qualcosa e poi di metterlo poche volte?! A me capita anche troppo spesso, soprattutto quando compro qualcosa di impeto, senza pensare che ho l’outfit giusto per indossarlo. Per non parlare degli abiti invernali…sempre troppo leggeri per i miei gusti!! Spesso uso la giacca in pelle come fosse un blazer, ma non sempre mi sta sotto un cappotto o un capospalla più aderente. Quindi finisce che gli abitini mi restano nell’armadio perchè non ho il capo giusto da sovrapporre.

Quando ci vestiamo, senza rendercene conto, contempliamo molte regole non scritte, ma indispensabili per avere un look sempre perfetto. La prima cosa che guardo per esempio sono le lunghezze e poi i volumi… se il pantalone è ampio, sopra metto un maglia corta e stretta per esempio. Se al contrario metto una maglia oversize o con le maniche a pipistrello, di solito il pantalone è dritto o a sigaretta.

Per poter indossare comodamente gli abiti in inverno, uso tantissimo i cardigan. Per i modelli un po più ampi però, mi sono resa conto di non avere nulla di adatto. Quindi ho rimediato con il modello Scarlett. Un modello un po diverso dalla classica giacca chanel per chi cerca capi dinamici, con i quali giocare un po’.

Scarlett parte come uno scialle tondo e come tale potrebbe essere lasciato. Se cercate l’idea per uno scialle tondo, questo fa al caso vostro. Fatti un po aumenti all’inizio, gran parte del progetto andrà eseguito lavorando senza aumenti. Come sempre sarà il lavoro a dirvi cosa fare. Quando il pezzo ondeggia vuol dire che ci sono troppi aumenti, se tira, vuol dire cha mancano.

Torniamo a cardigan. La particolarità di questo pezzo è quello di adattarsi a varie forme. Io ne ho fatto un modello corto con manica lunga, ma potrebbe essere lungo con manica corta…insomma lo adattate come più vi piace o come vi serve.

Io pensando agli abiti morbidi avevo bisogno delle maniche e di una lunghezza al punto vita.

Si parte con una catenella chiusa di 5 maglie, all’interno della quale lavoriamo: 4 cat, un gruppo di 3 punti alti, 1 catenella di separazione, 1 gruppo di 3 maglie alte, 1 catenella e una maglia altissima di chiusura. La chiusura e l’apertura dei giri è sempre uguale.

Si procede lavorando 1 gruppo di 3 pa, 1 aumento al centro e di nuovo un gruppo di 3 pa.

Nel terzo giro, si lavora un gruppo di 3 pa, 3 aumenti in fila e un gruppo di tre punti alti.

Per allargare il pezzo si procede andando a realizzare gli aumenti a righe alterne. Si aumenta nei giri 3/6/9/12/15, mentre nei giri intermedi si lavorano solo gruppi di 3 punti alti.

Dalla riga 15 alla riga 22 ho lavorato solo gruppi di 3 pa.

prendere il centro
lasciare 40 cm sul retro e sugli scalfi

Dop il giro 15 ho smesso di aumentare…come vedrete il pezzo è molto ampio e un po ondeggia se poggiato sul piano. Indosso invece le onde non si vedono, perchè il volume serve ad avvolgere il corpo. Se volete fare quindi uno scialle tondo, diradate tanto i giri con gli aumenti, una volta fatti quelli iniziali.

Per la maglia invece, ho fatto così…

Dal punto in cui mi sono avviata alla fine, io misuro 30 cm di profondità. Munitevi di alcuni marker e prendete adesso i vostri riferimenti. Dal centro, lasciate 20 cm a destra e 20 a sinistra, per un tot di 40 cm ( questa misura non è casuale, ma corrisponde alla distanza che ho tra una spalla e l’altra). Presa la misura tra una spalla e l’altra posizionate i vostri marker. Poi ne prendete altri due per segnare gli scalfi. Sono altri 40 cm per lato.

Ripiegato il pezzo e fatti corrispondere i vari marker, vedrete qual è la posizione delle maniche e potrete a questo punto proseguire come quando chiudiamo lo sprone di un top down.

Fatta la chiusura, che non ha richiesto per me l’aggiunta di catenelle, ho proseguito per circa 12/15 cm. La lunghezza della giacca sarà quindi fino all’inizio del fianco alto.

La lunghezza del pezzo è a vostra discrezione.

Noi comunque aumentiamo sempre in punta e il pezzo cresce comunque. Se abbiamo bisogno di incrementare il volume, possiamo comunque aumentare, facendo 3pa/ 1 cat/ 3 pa al posto di un gruppo di 3 pa e ripetere l’aumenti da 4 a 6 volte in un giro completo. fate gli aumenti a giri alterni.

piega nella manica

Quando avrete terminato di lavorare sulla lunghezza, avviate le maniche. Il coprispalle potrà essere a manica corta, lunga o 3/4, a seconda del look su cui dovete usarlo.

Visto che ho lasciato uno scalfo da 20 cm, ho deciso di creare un motivo a sbuffo sulla manica. Prendendo il centro, ripiegate formando un V. Io ho contato 5 spazi, ed ho sovrapposto il primo con l’ultimo. Quindi avviando la manica a punto granny, ho lavorato facendo in modo di passare in questi due fori contemporaneamente con un gruppo di 3 pa. Questo ferma la nostra piega. Nel giro seguente però, dovete cucire la piega che si è formata all’interno, in modo che non si rivolti verso l’esterno. Si procede a punto granny per la lunghezza necessaria.

Se non preferite la piega, lavorate il vostro punto come di consueto. Per le riduzioni cominciate eliminando la catenella di separazione tra i gruppi di 3 pa e se questo non fosse sufficiente, andate a ridurre il numero dell’uncinetto. Se neanche questo basta, dopo tolte le catenelle, potete togliere anche 1 pa al gruppo, portando il numero di maglie a 2.

Come vedete dall’indosso, grazie alle punte, abbiamo la possibilità di indossare il coprispalle in vari modi. Sempre in funzione di quello che abbiamo sotto. Per dare tante vite alla vostra giacca utilizzate per esempio queste spille in alluminio… ve ne lascio un esempio con il link dell’artigiana che li realizza….

Per quanto riguarda il coprispalle, io ho usato un filo davvero molto particolare, un mix di lana merinos e seta. Il filato si chiama MARK e la variante è MATTONE. Questo progetto è versatile anche per quello che riguarda il filo da utilizzare. Si presta per qualsiasi filato di vostro gradimento. Per una vestibilità meno sportiva, restate su filati di spessore medio, mentre per una versione più sportiva, sì anche a filati spessi e fantasia.

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