THARA, maglia top down a taglio impero

La moda femminile francese dal 1800, iniziò a discostarsi dallo stile pomposo che l’aveva contraddistinta fino a quel momento. Quindi via orpelli, merletti, damaschi, parrucche e larghezze esagerate. Quella che passerà alla storia come “stile Impero”, prevedeva abiti chiari, per conferire alla figura un aspetto il più possibile simile a quello delle antiche statue della Grecia Classica, prevedeva linee scivolate e fluide, ma soprattutto abiti segnati sotto il seno. Questo stile sembra essere perfetto per le forme a pera che desiderano mascherare l’area dello stomaco o enfatizzare il busto. La forma del vestito aiuta anche ad allungare l’aspetto del corpo.

Per il mio progetto Thara, ho messo in campo l’amatissima tecnica top down, quindi senza cuciture, per creare una maglia semplice e dal taglio cosiddetto “Impero”. Il taglio impero si riconosce perchè le maglie o gli abiti, vengono segnati sotto il seno. Un modello che enfatizza la parte alta del corpo, rimanendo più scivolato sui fianchi.

Partiamo quindi dal top down e vediamo come suddividerlo…

suddivisione sprone
primo giro del top down

Lo sprone è multiplo di 3 e per creare uno scollo bello ampio, ho caricato 126 catenelle. Come vi dico sempre, non è lo scollo che fa la taglia, ma la quantità di giri che facciamo per raggiungere il sottomanica. Questo tratto cambia da persona a persona in base all’altezza e alla corporatura. Farete tutti i giri necessari per raggiungere il punto sotto l’ascella, in cui il davanti ed il dietro dello sprone si toccano. Come sempre, per il top down , gli aumenti sono 4. Caricate 126 cat, eseguirete la suddivisione seguendo lo schema in alto. Farete 35 pa nei lati lunghi e26 in quelli delle maniche.

Attenzione però! Se avete un seno importante e di solito non riuscite a chiudere lo sprone facilmente, se non caricando molte catenelle nel momento della chiusura, vi do un suggerimento. Dopo aver realizzato il primo motivo, che è composto da 3 righe di lavoro, sui uno dei due tratti lunghi (da 35 punti alti), potete aggiungere altri aumenti. Oltre i 4 aumenti classici, sul lato lungo che destinate al davanti, farete 3 aumenti, cioè 3 pa in più. Gli aumenti vanno fatti nel giro dei punti alti. Facendo 3 punti alti in più avrete un motivo in più nelle due righe successive. Ripetendo questo aumento per tutte le righe dei punti alti, fino alla chiusura dello sprone, otterrete di avere il davanti più ampio e quindi più adatto alla vostra circonferenza. Per non sbilanciare il lavoro, meglio mettere pochi aumenti in tutte le righe che fare tutti gli aumenti subito, in questo modo evitate che lo sprone prenda una forma strana.

avvio sprone

termine dello sprone

Dopo aver lavorato 4 motivi completi, mi fermo.

Il mio sprone ha le seguenti misure. Riporta 41 cm sul lato lungo, che moltiplicato per 2, mi da una circonferenza di 82 cm. Ho 17.5 cm nello scalfo e la stessa misura nel raglan, cioè nel tratto che va dallo scollo al sottomanica. Per me è arrivato il momento di chiudere lo sprone.

Per fare la chiusura dello sprone, basta lavorare 2 pa nello spazio delle due catenelle poste tra il primo e il secondo gruppo di maglie alte chiuse insieme e fare altri 2 pa nello stesso spazio dell’aumento opposto. Queste maglie alte mi danno un paio di cm in più per lato. Sommando questi 4 cm agli 82 che avevo già, arrivo a 86 cm. La mia circonferenza è di 88 cm. Quindi sono a posto.

Una volta chiuso lo sprone arriva il bello. Quale modello volete fare??

In realtà, una volta fatto lo sprone, lo potete adattare ad almeno 3 modelli. Tutto dipende dagli aumenti, da quanti ne inserite, dove li inserite ecc.

Andiamo per gradi. Trapezio. Se avete dei fianchi molto ampi, senz’altro il modello adatto a voi è quello a trapezio. Se volete realizzarlo, fate così. Dopo aver chiuso lo sprone, continuate alternando i 3 punti di lavorazione fino a raggiungere il fianco alto. Da questo momento in poi, in tutte le righe dei punti alti, andate a inserire 6 pa alti in più. La gonna o la parte inferiore della maglia, si andrà ad allargare gradualmente e continuerà ad allargarsi fin tanto che farete gli aumenti, anche fino a tutta la lunghezza della gonna se lo preferite.

Tubino. Per il tubino, si procede andando dritti fino al fianco, facendo pochi aumenti fino a raggiungere il fianco basso e poi si prosegue per tutta la lunghezza mantenendo intatto il lavoro. In questo modo l’abito risulterà più aderente e sarà in grado di risaltare la vostra silhouette.

Per il taglio impero, il discorso cambia. Dopo la chiusura dello sprone infatti, si prosegue mantenendo il punti di lavorazione fin sotto il seno. Raggiunto questo pezzo, si procede a punto alto per 5 giri totali, usando un uncinetto più piccolo. Questo ha lo scopo di stringere un pochino il lavoro, senza però togliere ampiezza alla circonferenza.

Questa fascia deve rimanere sotto il seno ed accoglierà una cintura che vi aiuterà ancora di più a segnare il punto del taglio impero. Adesso il lavoro si inverte e dopo aver stretto un po allarghiamo di nuovo. Facciamo 3 giri di aumenti. Gli aumenti vanno lavorati sempre nelle righe dei punti alti. Nel primo giro ne inserite 12, poi 6 e di nuovo 6 nel terzo giro. Inserire gli aumenti subito ma anche in modo graduale, permette alla maglia o all’abito di scivolare dolcemente sui fianchi senza creare dei volumi eccessivi. Infatti, se avessi inserito 24 aumenti tutti nel primo giro, avrei ottenuto un effetto più a palloncino, con il rischio di ingrossare i fianchi.

Non è detto che i giri di aumenti devono essere 3. Io mi sono fermata perchè avevo raggiunto 51 cm in linea, quindi circonferenza 100 cm. Potrete proseguire con i vostri aumenti, sempre inserendo 6 pa in più a riga, fino a quando non raggiungete la vestibilità che si adatta al vostro corpo.

Come vedete l’ampiezza si raggiunge facilmente e permette alla maglia o all’abito di scivolare sul vostro corpo senza segnarlo e senza essere troppo ampio. Quindi passare dalla maglia all’abito, è solo questione di fare un po di giri in più. La forma e la strutturare del capo, nonchè la taglia, si formano nella parte alta del nostro lavoro.

Io ho scelto di non toccare le maniche, ma volendo si possono tranquillamente avviare. Il vantaggio dello sprone è quello di darvi i punti già disponibili, perchè torniamo a lavorare su quella sezione dello sprone che separiamo dopo la chiusura del raglan. Basterà ricominciare secondo il punto che avere nell’ultima riga di lavorazione. Nel mio sprone nell’ultima riga di lavorazione c’erano i punti alti chiusi insieme, quindi sarei ripartita con i punti alti. Se avete bisogno di aumentare o diminuire, il principio è sempre lo stesso. Nelle righe dei punti alti o inserite 3 punti in più o li togliete.

Che sia maglia o abito, questo progetto può essere facilmente modificato, partendo dal modello come avete avuto modo di vedere, fino a cambiare filato, colore e stile. Si si, anche lo stile. Ogni colore o sfumatura vi potrà aiutare a cambiare l’aspetto dell’abito declinandolo da sportivo ad elegante in pochi passaggi… Per una versione elegante, scegliete un filo scuro o lurex e inserite un cintino brillante, in vernice, in resina o in metallo, per dare un tocco davvero glamour e sofisticato! Se vi piace lo stile country, realizzate l’abito con un filo sfumato, tipo lynyrd o viscoking e poi inserite una cintura con fibbia texana… Se invece siete patiti degli anni 70, farete l’abito super colorato scegliendo una cintura in corda e dei sandali etnici… Insomma, lo stile e l’occasione d’uso saranno la vostra principale fonte di ispirazione. Io come sempre spero di avervi dato lo spunto adatto per partire per creare il vostro capo perfetto.

Per questo progetto io ho usato 📌l’IGGY color pistacchio, in totale 270 g 📌 l’uncinetto 3

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