MAGLIONE CONSTANCE

Il top down continua ad essere una delle tecniche più amate in assoluto. Costruire un capo a pezzo unico, senza cuciture è l’ambizione di molti. Man mano, nel corso degli anni, sul mio canale youtube, avete trovato tanti spunti per potervi mettere alla prova con questa tecnica. Nel caso abbiate dei dubbi, vi esorto a guardare il tutorial dedicato nella scuola di uncinetto. Troverete molti suggerimenti utili e man mano, per ogni progetto, trovate le indicazioni per l’adeguamento della taglia. C’è un articolo anche quì sul blog.

Ma veniamo al progetto di oggi. La maglia Constance è un classico senza tempo. Un maglione che fate oggi e che fra qualche anno sarà ancora bello e di moda… Il classico è sempre di moda!!!

Per evitare le cuciture e avere la texture perfetta in ogni sua parte, si avvia il lavoro dal collo….

schema 1

Per avviare il collo, avete come riferimento la grafica. Ho caricato 96 catenelle, dalle quali ho estrapolato 4 punti per creare gli aumenti del raglan. poi ho suddiviso i punti restanti facendo in modo che ogni tratto dello sprone avesse un numero dispari di maglie. Quindi ne ho inserite 19 sul tratto corto e 27 su quello lungo.

COME CAMBIARE LO SPRONE

Lo sprone nel mio caso ha una lunghezza di 55/58 cm. In base al filo, alla mano e al numero di uncinetto, questi riferimenti possono cambiare. Tenete conto del fatto che la catenella di avvio deve passare dalla testa, quindi non potrà essere inferiore a 45 cm. Valutate poi la scollatura e caricate le vostre catenelle tenuto conto di questo dato. Se non avete idea di quanto possa essere ampio un collo, prendete una vostra maglia e misurate con il cm lo scollo. Avrete in questo modo un riferimento.

L’avvio della catenella cambia del tutto se si modifica lo spessore del filo. In questo caso vi regolate con i cm dati come riferimento.

Se avviate il progetto per una bimba fate come vi spiegavo prima. O prendete la circonferenza della testa per lo scollo, o prendete la misura da una maglia.

PER TUTTE LE TAGLIE VALE LA STESSA REGOLA

Il vostro obiettivo è raggiungere il sottomanica…. Cos’è il sottomanica? E’ il punto in cui la manica incontra il corpetto. Se tenete con voi una maglia come riferimento, scoprirete in modo più semplice quali sono i vostri riferimenti in cm.

COS’E’ LO SPRONE?

E’ la sezione superiore della maglia che comprende lo scollo e lo scalfo delle maniche.

Nel top down quindi dobbiamo considerare lo scollo e il sottomanica. Nel mio progetto lo scollo è di 55 cm. Per arrivare a questa misura mi sono serviti 96 punti. Una volta divisi secondo lo schema 1, si procede con il punto prescelto.

Per questo progetto ho usato il punto Riso o Grana di Riso. Si ottiene lavorando in modo alternato 1 punto alto con 1 punto alto a rilievo davanti. Per accentuare l’effetto del punto, ho deciso di lavorare con due colori.

avvio sprone

sprone

Avviato lo sprone e inseriti gli aumenti ( schema 1), ho lavorato un numero dispari di maglie su ogni tratto. Dal secondo giro ho iniziato la lavorazione del punto alto alternato al punto a rilievo. Per l’esecuzione perfetta del lavoro, dovete fare in modo che ogni tratto si apra e chiuda con la maglia a rilievo.

Dal terzo giro, inserendo anche il secondo colore, si mantiene sempre l’alternanza dei punti, ma si lavorano le maglie alte sulle maglie a rilievo e viceversa. Sfalsare le maglie crea l’effetto grana di riso. Fatti i primi giri, i successivi si ripetono sempre uguali. Si procede fino a quando lo sprone non ci consente di raggiungere il sottomanica ( l’ascella)..

Nel mio progetto, taglia 42/44, mi fermo avendo 18 cm di scalfo e 44 di corpetto ( 44×2= 88 cm di circonferenza). Ogni taglia o corporatura, ha bisogno di un certo numero di giri x arrivare al proprio sottomanica. Questo è il vostro obiettivo, poter chiudere il corpetto e ricavare le maniche.

Per costruire lo sprone quindi, si cambia colore ad ogni riga e si procede sempre con i punti sfalsati, rispettando la regola che, ogni tratto compreso tra un aumento e l’altro, si apra e chiuda sempre con il punto alto a rilievo davanti.

Quando avete qualsiasi dubbio sulla chiusura dello sprone, indossatelo o appoggiatelo su una maglia che vi veste bene, questo vi da sempre delle linee guida per tutti gli step di costruzione, sia del top down che del corpetto. Se avete i numeri giusti, procedete con la chiusura semplice, se non ci sono, procedete con la chiusura che prevede l’aggiunta di catenelle.

Fatta la chiusura del raglan, eliminiamo gli aumenti e procediamo per la lunghezza della maglia.

aumenti

Buona parte della taglia viene data dallo sprone iniziale. Quì decidiamo scollo, scalfo e circonferenza seno. Una volta chiuso, si procede sulla lunghezza. Il top down ci consente fin alla fine di modellare la maglia andando ad inserire gli aumenti dove ci servono per ottenere la forma della nostra silhouette. Nel mio caso: ho lavorato punto su punto fino al punto vita e poi ho inserito gli aumenti. Aumentare significa lavorare 3 punti alti nella stessa maglia di base.

Gli aumenti possono essere inseriti in qualsiasi tratto del corpetto. Vanno inseriti 4 aumenti per giro in tutti i giri necessari finchè la maglia non prende la forma che vi serve.

Tenete presente che anche a parità di taglia, c’è una grande differenza di vestibilità tra una silhouette e l’altra.. es … una taglia 42 con un seno grande ha bisogno di un modello diverso da quello che può indossare un taglia 42 con un seno piccolo.

Ho proseguito per una lunghezza totale di 55 cm quindi ho poi inserito una fascia, lavorata tutta in beige. Il bordo, potrà essere lavorato in due modi: 1) mantenendo la lavorazione di punto alto e punto a rilievo, ma senza più sfalsare i giri 2) procedere solo a punto alto a rilievo davanti. Tenete presente che se fate tanti giri di punti a rilievo davanti, la lavorazione tenderà ad inclinarsi da un lato. E’ normale. Per ovviare, dovreste lavorare in righe di andata e ritorno. Quindi finite il giro, chiudete e voltate il lavoro. In questo modo tenete presente che lavorerete un giro con i punti alti a rilievo davanti e un giro con i punti a rilievo dietro.

Dalla fascia passiamo alle maniche. Avviarle è semplice. Basterà ricominciare su un punto qualsiasi e mantenete l’alternanza dei punti. Anche sulla manica ho lavorato con due colori.

aumenti delle maniche

Una volta avviata la manica si procede per la lunghezza alternando punti e colori così come per il corpetto. Prima di concludere il lavoro valutate come terminare. Avete diverse possibilità: 1) fare la manica dritta, 2) fare la manica scampanata, 3) fare la manica a sbuffo.

Io ho scelto l’opzione 3. Manica a sbuffo. Ho avviato la manica e per 30 giri ho lavorato come descritto sopra. Ho poi eseguito un giro di aumenti, come vedete nell’immagine in alto. Vado a lavorare 3 punti e 1 aumento per tutto il giro. Quindi procedo per altri 10 giri mantenendo la lavorazione invariata. La vostra manica si presenterà così…

manica dopo gli aumenti

…ampia e con un classico taglio a campana. Per creare lo sbuffo, basterà diminuire. Io ho eseguito in tutto 2 giri di diminuzioni. Nel primo giro ho lavorato 1 punto alto + 1 diminuzione, dove la diminuzione si realizza chiudendo insieme 3 punti alti. Nel giro seguente, ho lavorato 1 punto alto + 1 diminuzione a due maglie. Concludo con 1 giro a mma ( mezza maglia alta). Per dare maggiore carattere alla maniche potete aggiungere un polsino, procedendo con il colore beige e alternando sempre punto alto e punto a rilievo.

diminuzione alle maniche

Concluse le maniche sono passata la collo. Quì mi sono limitata ad eseguire 3 giri per bilanciare il colore con la fascia sul bordo della maglia. Per il collo, basterà continuare sulla base del primo giro, dove trovate 1 punto alto con 1 punto a rilievo davanti.

Il collo può essere lasciato così com’è, può essere avviato un collo alto, un lupetto, un collo a giro o un collo anatomico… a voi la scelta!

Per eseguire questo punto potete scegliere uno o più colori. Ogni accostamento vi darà una risultante diversa. Quello che senza dubbio dovete tenere presente è che questo punto tessuto, rientra tra i punti ” mangia filo”, quindi consumate molto più filo del normale. Questo è dato dall’accavallamento dei punti che si ripete per tutta la lavorazione. Quando avete a che fare con punti mangia filo, il trucco è scegliere filati sottili e con una resa alta. Spendete meno e non date spessore alla maglia, a tutto vantaggio per le taglie più comode che sono molto attente a non appesantirsi con tarme complesse o fili spessi.

Nel cambio stagione questo progetto potrebbe essere molto carino anche realizzato in cotone.

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