MAGLIA ECLETTICA

Restiamo all’interno della collezione Spring 2022 con una maglia semplice ma pratica, di quelle che mettete su senza troppi problemi. L’eleganza sta nella semplicità… io direi anche nella comodità. Come sempre, seguendo il tutorial, capirete quali passaggi fare per apportare tutte le modifiche necessarie per adeguare il progetto al vostro stile e alla vostra silhouette. Partiamo dal top down a sprone tondo. So che molte persone fanno fatica a trovare i punti per la chiusura, ma come vedrete, basterà crescere lo sprone abbastanza per avere già prima della chiusura tutte le misure necessarie. Ma partiamo dal punto…

…il punto è molto semplice e consiste nel lavorare una prima fila di ventagli tra coppie di maglie alte che poi a loro volta generano un’altra fila di ventagli. La gestione degli aumenti in questo tipo di punti è semplice, infatti basta anche solo aumentare i ventagli e lo sprone cresce… Non c’è infatti un numero massimo di maglie che possono essere lavorate, tanto che dal punto ventaglio si può partire per creare il punto chevron.

Vediamo però quante catenelle avviare. Prima cosa da sapere è il multiplo di lavorazione. Il nostro multiplo è 5. Quindi conteremo tante volte 5 fino a quando la catenella non raggiunge la misura che vogliamo. Per uno scollo regolare la misura si aggira intorno ai 55 cm, per scolli più importanti da 60 cm in su. Lo scollo cambia anche in base alla taglia. Chi ha un giro seno importante infatti tende a misure superiori ai 60 cm. Chiusure piccole tendono ad enfatizzare il seno, mentre scolli più ampi o profondi aiutano a smorzare una circonferenza seno importante.

Nel mio progetto ho avviato 90 cat, per una lunghezza di circa 58/60 cm. Il numero di catenelle da fare cambia in base allo spessore del filo, quindi tenete conto del multiplo e dei cm di scollo che volete raggiungere.

Avviata la catenella, va chiusa in cerchio e va impostato il primo giro.

Nel primo giro, lavoriamo un punto V, formato da punto alto, 2 catenelle e punto alto. Dopo il V saltiamo 1 cat di base e lavoriamo 2 maglie alte. Ripetiamo il modulo fino ad occupare tutte le maglie di base.

Per i primi 4 giri lasceremo i 2 punti alti come costante e ad ogni giro aumenteremo solo nel V. Arriveremo dunque al 4° giro avendo 4 punti alti/2 cat/ 4 punti alti nel ventalgio e sempre 2 punti alti di separazione.

Nel 5° giro invertiamo. Lasciamo il ventaglio come costante e aumentiamo i punti alti, facendo un aumento su entrambi. Passeremo dunque da 2 a 4 punti alti.

Per assestare questo aumento, lavoreremo il 5° giro per 4 volte. Noterete infatti dopo il 5° giro che lo sprone forma delle onde. Queste dipendono dall’elevato numero di punti. Assestando il lavoro per 4/5 giri, lo sprone torna piatto e possiamo tornare ad aumentare.

REGOLA: per lo sprone tondo, a differenza di quello rettangolare, l’inserimento degli aumenti non avviene in tutti i giri. A seconda del punto e del filo, la regola può cambiare. Quindi, per procedere in modo corretto dovete, al termine di ogni giro, appoggiare lo sprone sul tavolo e verificare la forma. Se resta piatto, la procedura è corretta. Se ondeggia, vuol dire che avete troppi punti. Se non riuscite a stenderlo sul piano, vuol dire che i punti sono pochi.

lo sprone deve essere sempre piatto

Quindi quando ondeggia, non dovete fare altro che ripetere l’ultimo giro fatto per più giri fin quando lo sprone non torna piatto.

Nel 10° giro, lasciando intatto il primo ventaglio, vado a generare il secondo e lo ricavo tra le 4 maglie alte che ho tra i ventagli. Lavoro 2 punti alti, un punto V e due punti alti. Da questo momento a giri alterni andrò a crescere il V, lasciando intatto il primo ventaglio e le due maglie alte.

Quindi ho ripetuto il giro 10 x altre 2 volte, fino al giro 12. Nel giro 13 e 14 ho lavorato il primo ventaglio sempre uguale ( 4 pa/2cat/4pa) e poi ho aumento il V che ho tra le 2 maglie alte, che è composto ora da 2pa/2cat/2pa.

SECONDA REGOLA: nello sprone tondo non solo gli aumenti non vanno eseguiti in tutti i giri, ma man mano che vi avvicinate alle spalle e quindi alla chiusura, possono essere ulteriormente diradati. E’ sempre il lavoro a dirvi come procedere. Una volta che conoscete il modo di fare gli aumenti, non è detto che dobbiate rispettare la sequenza del tutorial.

Questo è il mio sprone al giro 14. Piatto innanzitutto e avendo il primo ventaglio sempre composto da 4pa/2cat/4pa. Ho 2 punti alti, il ventaglio piccolo, composto da 2pa/2cat/2pa e due maglie alte.

Lo sprone ha un diametro di 55 cm e uno scollo di 20 cm.

Ogni taglia vuole il suo sprone. E’ quì che fate la taglia. Quindi innanzitutto il vostro scopo è quello di raggiungere il sottomanica ( l’ascella), dunque cambierà il numero di giri da fare a seconda della taglia. Anche a parità di taglia, lo sprone può cambiare.

Es… a parità di taglia, 42, se una persona ha un seno taglia seconda e una taglia quarta, lo sprone sarà diverso.

Se, rispetto al tutorial, avete bisogno di aumentare ancora, lasciate il primo ventaglio sempre intatto e crescete sul secondo. Fate gli aumenti ogni 2/3 giri fino a raggiungere il sottomanica.

Ripiegando lo sprone, vado a contare 18 ventagli grandi ( 90cat/ multiplo di 5= 18 motivi)…quindi prendo il centimetro e 4 marker e segno lo scalfo manica su ambo i lati.

Con diametro 55, ricavo 18 cm per lo scalfo e 53 per la circonferenza. Ovviamente potete fare 20 cm per gli scalfi e 50 x la circonferenza… potete gestire queste misure a piacere.

I marker segneranno quindi il vostro raglan e fisseranno il punto di chiusura.

chiusura sprone

Per eseguire la chiusura ho lavorato: 4 pa nel primo ventaglio marcato, ho aggiunto le 2 di cat di separazione e nell’altro ventaglio marcato ho inserito gli altri 4 pa. In questo modo ho diviso in due un ventaglio così che nel giro successivo la sequenza dei punti non mi subisce variazioni.

Se avete raggiunto il sottomanica ma non la circonferenza, fate una chiusura diversa. Fate un ventaglio completo nel primo spazio marcato ( quindi 4pa/2cat/4pa), aggiungete delle catenelle per arrivare alla circonferenza e chiudete nell’altro punto marcato facendo un altro ventaglio completo.

A questo punto si prosegue per la lunghezza.

TERZA REGOLA: una caratteristica dello sprone tondo è quella di mantenere la forma della maglia più ampia e tonda rispetto ad uno sprone rettangolare. Infatti per via di una circonferenza bella comoda e di questo effetto dello sprone, io non ho inserito aumenti nella lunghezza.

Per gli aumenti, se e quando necessari, saranno fatti così: continuate a giri alterni ad aumentare sul ventaglio piccolo. Questo fino a portarlo a 4 pa/2 cat/4 pa come l’altro. A questo punto per aumentare ancora potete inserire un punto alto in più a ventagli alterni o in tutti se la vostra circonferenza è importante. Oppure potete portare a 3 le maglie alte di separazione. Mi raccomando, gli aumenti non in tutti i giri. Almeno ogni due/tre per poter meglio verificare l’effetto del loro inserimento.

Non vi resta che decidere come fare le maniche. Potete lasciarle come da sprone senza aggiungere nulla, oppure le avviate e decidete la lunghezza più adatta a voi.

Ho ideato questa maglia per una camicia avio che ho comprato, quindi scollo, lunghezza e maniche sono realizzate in modo da poter indossare questa maglia su questa camicia. La manica ha per me una lunghezza al gomito pochi cm in meno della manica della camicia.

Per l’avvio della manica riprendete esattamente i punti che avete nell’ultimo giro dello sprone e ricominciate con la stessa sequenza. Se lo sprone ha la giusta misura per voi, manterrete la sequenza per tutta la lunghezza. Se invece dovete diminuire, togliete progressivamente 1 punto alto per ogni ventaglio, partendo dal ventaglio grande che da 4 pa/2 cat/4 pa, passerà a 3pa/2 cat/3pa.

Andrete a ridurre ogni 2 giri, togliendo man mano le maglie sui ventagli.

Io ho fatto un solo giro di riduzioni avendo sul ventaglio grande 3 pa/2 cat/3 pa, due pa di separazione e sul ventaglio piccolo 2 pa/2 cat/2pa.

Il punto è molto semplice da lavorare ed ho creato questo schema proprio per questa maglia per via della versatilità dei punti ventaglio che possono essere facilmente aumentati e diminuiti.

Il filo che ho scelto per questo progetto è Il JOVY nella variante eclettico. Un mix di toni freddi ma pastello che non urlano colori troppo aggressivi pur riuscendo a dare alla maglia un certo carattere. Questa variante colore, riassume tutti i colori moda che fanno tendenza quest’anno. Il filo ha una resa ottima ed è particolarmente leggero. Perfetto dunque anche per lavorare maglie dalle trame complesse o capi per taglie curvy che temono sempre di consumare troppo filo avendo poi indosso capi pesanti.

Per questo progetto ho usato 📌 250 g filato JOVY ECLETTICO 📌 UNCINETTO 3.5

Per la sostituzione dei filati vi posso suggerire: IGGY, DONNY, LYNYRD, ALMA, DUFFY, FRIDA, IGGY GHOST,

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