ABITO LUNGO GIPSY

C’è un orientamento che ci trasporta dritti verso una delle più esplosive tendenze dell’anno… Quale? Quella dell’uncinetto, quella che riguarda la moda fiorita negli anni 60 e 70, coloratissima, spesso eccentrica, ma rigorosamente hand made, che è tornata prepotentemente alla ribalta. Forse è il caso di salire in soffitta e tirare fuori i bauli della mamma e riassaporare il gusto di quelle tendenze, mai tramontate e oggi davvero imperdibili. La moda dell’estate 2021 è una vera e propria consacrazione, che più che mai sdogana l’uncinetto da quel sapore vecchio e antico, relegato solo ai centrini della nonna e incorona l’uncinetto king of season. Ogni capo di abbigliamento realizzato all’uncinetto, avrà un effetto magnetico irresistibile. Si ad abiti lunghi, gonne di ogni foggia, pantaloni borse, accessori e cappelli.

Per essere quindi in linea con le tendenze P/E 2021, non potevo non proporvi un abito lungo. Comodo, ampio, scivolato, che dalla spallina scorre giù seguendo le linee del nostro corpo senza mai appoggiarsi. Perfetto per tutte le taglie e facilissimo da realizzare.

Vediamolo nei dettagli.

Partiamo avviando un numero dispari di maglie. La catenella da 43 maglie è lunga 25 cm. Nella prima riga di lavoro, carichiamo 21 pa /1 aum/ 21 pa. Questo ci permette di ricavare la forma dello scollo. Di pezzi di andranno avviati due uguali, che poi cuciremo, per proseguire la lavorazione in tondo dell’abito. Quindi niente cuciture!

Quando avrete ricavato i 2 pezzi, lascerete 2/3 catenelle e un pezzettino di filo per entrambe le metà. Quindi con l’go, prenderete le codine dei fili e le userete per cucire queste due parti, formando così lo scollo e il sottomanica. Attenzione. Qui ci sono due passaggi molto importanti per quanto riguarda l’adeguamento della taglia. Stavolta la domanda classica:” sono una 46 quante catenelle avvio, non serve!” L’avvio infatti potrà essere lasciato così per tutte le taglie. Dai 25 cm della cat iniziale, ottengo da punta a punta, una misura di 20 cm, che corrisponde alla distanza tra le bretelle del reggiseno. Ora! per le taglie grandi è possibile unire le due pezze, inserendo da ambo i lati un certo numero di catenelle, più precisamente 3/7/11. Queste catenelle sono come quelle che aggiungiamo con i top down per unire il raglan. Ogni corporatura avrà bisogno di procedere in un modo diverso. Per la taglia S bastano 3 cat. per la taglia M/L vi consiglio di caricarne 7. In questo modo avrete la possibilità di procedere con gli aumenti, avendo già accomodato in parte la circonferenza.

Come procediamo? Mantenendo i 2 aumenti centrali, ne aggiungiamo altri de, uno per ogni sottomanica. Gli aumenti così diventano 4 e ci permettono di allargare la parte superiore del vestito per adeguarlo alla nostra circonferenza seno.

prima parte/ eliminare 2 aumenti

Dopo 13 cm, misuro il pezzo e la distanza tra i due sottomanica è di 47 cm. La mia circonferenza è di poco inferiore ai 90 cm, quindi con 47 ho un’ottima vestibilità per quello che riguarda la circonferenza seno. Quindi posso eliminare 2 dei 4 aumenti e tolgo i due del sottomanica, lasciando ancora per un po i primi aumenti, quelli del davanti e del dietro.

parte due/eliminare tutti gli aumenti

Ho proseguito per 28 cm. quindi fino al punto vita e con un’ampiezza di 60 cm, quindi circonferenza 120 mi fermo. Quindi elimino anche i due aumenti centrali e proseguo per tutta la lunghezza mantenendo invariato il mio lavoro. Aggiungo man mano i colori, per creare un gioco cromatico che alleggerisce e rende più dinamica la gonna.

E’ infatti sul colore che ho voluto giocare, inserendone ben 5 per poter dare il giusto carattere all’abito, sobrio sì, ma non banale, per restano in linea con il trend anni 70. Il colore rende così particolare il mio vestito che non si è reso necessario lavorare con i punti. Se lo preferite, per ogni fascia di colore, potrete usare un punto diverso, come abbiamo fatto l’anno scorso per la gonna Boho chic. Se scegliete di realizzare questo capo in tinta unita, allora giocate con i punti!

Eliminando gli aumenti si procede per la lunghezza. Ho inserito il colore black, poi il green, il party e infine ho chiuso con il coccio. Prima di raggiungere la lunghezza, decidete se volte i due spacchetti laterali e stabilite la loro profondità. Io li ho lasciati nell’ultima sezione, ma si potranno lavorare anche da metà gamba. Come si ricavano? Semplice! Dividete a metà il vestito e lavorate con gli stessi punti due pannelli, così ricaverete 2 taglietti laterali.

La parte inferiore dell’abito è molto ampia ed io non ho aggiunto più aumenti. Se avete bisogno di aggiustare questi volumi, in qualsiasi punto della lavorazione potrete inserire altri aumenti. O davanti o sui lati, comunque in linea con quelli messi in alto. Quindi marcate i punti in cui aumentare. Se siete nel giro dei punti alti, vi basterà sul punto che avete marcato, lavorare 3 punti alti invece di uno. Se vi trovate nel giro dei quadretti, sulla maglia alta marcata lavorate un punto V formato da pa/2cat/pa. Basteranno 2 aumenti lavorati per pochi giri per allargare ancora un po la gonna.

spalline
lunghezza 30 cm circa

Finito di lavorare sulla lunghezza, andiamo a ricavare le spalline. Io ho scelto il punto tunisino, ma per chi ha difficoltà si potrà procedere a punto basso o a punto alto. Io ho lavorato su 3 punti di base per creare una spallina di circa 1.5 cm. Se preferite le spalline più larghe, avviate 5 punti o anche di più, dipende dal vostro gusto. Se usate i reggiseni a fascia e non avete bisogno di coprire le spalline di quest’ultimo, allora potranno essere sottili come le mie. Ma se sotto vi lasciate il reggiseno classico, fate in modo che le spalline dell’abito, siano abbastanza larghe da coprire quelle del vostro intimo. Per quanto riguarda la lunghezza delle spalline, io le ho fatte da 30 cm per avere uno scollo ampio anche dietro la schiena. Le spalline vanno regolate in base all’altezza di ogni persona. Fatene una e indossate l’abito. E’ il modo più semplice di capire la lunghezza giusta per voi.

Se non vi piace avere la spalle troppo scoperte, vi do un altro spunto. Ricordate la blusa Erinn? o la MissLulù?

ecco….allora sulla spallina del vostro abito , potrete avviare una piccolo volant per accennare come ad una manichina. Potrete avviare il lavoro direttamente sulla spallina, o la lavorate separatamente e la cucite…

Infine diamo un’occhiata al filato utilizzato. Premetto che il filo è davvero splendido. Già tricottato, vi garantisce una scorrevolezza davvero unica. La resa è molto buona calcolando che è un abito alla caviglia, in cui ho portato l’ampiezza 120 cm dall’alto, per avere maggiore comodità. Un filo che consiglio anche alle persone poco esperte perchè è molto stabile e non genera nessun tipo di difficoltà nella lavorazione.

Se state pensando a come sostituire il filato, io direi Iggy, Lynyrd o Frida… l’ultimo è un filo sfumato, ma di una resa e di una leggerezza davvero fuori dal comune. Il lino vi da leggerezza e freschezza e vi permette di giocare comunque con il colore avendo a disposizione sia le tinte unite che gli sfumati che si miscelano in modo fantastico. Ultimo ma non ultimo la new entry in casa Tessiland che è il filato Drake, ad un prezzo davvero imbattibile. Insomma, libero sfogo alla fantasia e un occhio al portafoglio!

Io per questo progetto ho usato 📌 2 gomitoli per colore di GIPSY tranne del blu, per il quale ne ho usati 3 e 📌l‘uncinetto 4

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