A PROPOSITO DI UNCINETTO…

Perchè lavoriamo a maglia o a uncinetto? Spesso la nostra risposta è...”perchè mi rilassa! Ebbene, studi scientifici dimostrano che questa è la pura verità. Infatti secondo Herbert Benson, docente di Harvard, lavorare a maglia o all’uncinetto, quindi compiere dei gesti ripetitivi, abbassa i livelli di epinefrina e norepinefrina, che sono sostanze generate dal nostro cervello quando siamo stressati. Il lavoro manuale, stimola la zona prefrontale della corteccia cerebrale, quella parte del nostro cervello, abilitata ai pensieri superiori. Questo ci permette di astrarre il cervello dalle preoccupazioni, focalizzandoci nell’attività che stiamo compiendo. Ma non è tutto! Attraverso l’elettroencefalogramma, si è visto che mentre lavoriamo, vengono emesse onde bioelettriche di tipo alfa, cioè a basso voltaggio, segno che l’attività cerebrale rallenta. Tradotto? E’ un antidepressivo naturale senza effetti collaterali.

Secondo alcune ricerche mediche, il lavoro a maglia o all’uncinetto, funziona anche nelle terapie di controllo del dolore.

Quest’anno più che mai abbiamo riscoperto l’importanza del lavoro manuale. Il lungo periodo di lockdown e il conseguente cambio del nostro stile di vita, ha creato senz’altro situazioni di ansia, si irascibilità e forte stress. Quello che gli psichiatri consigliano in questi momenti è di non lasciare spazio al vuoto, ma di colmarlo con attività creative, ludiche e manuali, che ci permettono non solo di riscoprire e valorizzare tecniche antiche, ma anche di veicolare il nostro stress verso un attività che ci aiuta a scaricare gli elevati livelli di ansia accumulati in questi mesi.

Ad oggi sappiamo che attività dal ritmo lento e ripetitivo stimolano la secrezione di serotonina, un neurotrasmettitore implicato nel mantenimento di un buon umore e nel controllo dell’ansia. Quindi maglia e uncinetto sono senza dubbio un efficace terapia. Inducono infatti in tutto l’organismo una sensazione di relax totale: la tensione muscolare si allenta, la frequenza cardiaca si riduce e la pressione sanguigna diminuisce. Si può tranquillamente affermare che lavorare a maglia è paragonabile alla meditazione.

Siete ancora in dubbio se imparare a lavorare ai ferri o all’uncinetto? Sette donne su dieci hanno riferito di aver migliorato la propria concentrazione e la propria memoria proprio grazie all’uncinetto.

Durante la pandemia è stata una delle attività più svolte, come hanno confermato le vendite on line dei siti specializzati che sono cresciute del 75%. Solo negli Usa si stima che siano 50 milioni a sferruzzare con uncinetto o ferri, uomini e donne, e di tutte le età. La moda conferma questo successo proponendolo in passerella come il trend dell’estate. Dalla borsa al costume da bagno, passando per gli abiti adatti ad ogni occasione, grazie all’effetto vedo non vedo del lavoro a crochet, l’uncinetto è il re della stagione.

Una ricerca compiuta in Australia ha riportato alcuni dati interessanti, secondo cui… L’uncinetto è femmina: la ricerca  si è basata su un sondaggio cui hanno partecipato oltre 8.000 individui a cui venivano chieste informazioni sulle loro abitudini all’uncinetto. I risultati del sondaggio hanno mostrato come la stragrande maggioranza degli intervistati fosse di sesso femminile (99%), la metà delle quali con un’età compresa tra i 41 e i 60 anni, con l’abitudine di usare l’uncinetto e il filo quasi tutti i giorni, se non addirittura tutti i giorni (77%). 

Quali sono dunque i vantaggi dell’uncinetto e dei ferri?

📌 manteniamo viva una tradizione molto antica

📌 lavorare ci rilassa e fa bene a mente e corpo

📌 possiamo portare il nostro lavoro con noi ovunque

📌 stimola la nostra creatività e il notro ingegno

📌 stimola le nostre capacità di problem solving

📌 aumenta la nostra autostima

📌 può darci reddito

📌 è democratico

📌 è alla portata di tutti

📌 aiuta a socializzare

…e l’elenco potrebbe proseguire all’infinito.

Dopo tanti anni di lavoro e di incontri, ho capito una cosa… nessuno ci può imporre di imparare queste tecniche. Ognuno ci arriva da solo e dopo un certo tipo di percorso. Chi lo impara da zero, come è successo a me, per la voglia di rimettersi in gioco e dimostrare a se stessi di essere ancora utili a qualcosa; chi rispolvera vecchi ricordi legati magari alla nonna, grazie alla quale hanno imparato le prime nozioni. I motivi per cui si arriva all’uncinetto o alla maglia sono i più vari. Spesso sono i lunghi periodi sofferenza, di privazione, di malattia, di solitudine, che ci chiedono di colmare dei vuoti, di trovare un modo per stare meglio. Ognuno ha le proprie motivazione e a fronte di queste decide quanto tempo dedicare al proprio hobby. A volte dedichiamo tutto il nostro tempo, a volte solo ritagli. E’ un po come dosare un farmaco. Ognuno lo fa per se e non dovrebbe mai essere giudicato per questo. Come sostiene un celebre Psichiatra italiano, appassionato di ferri, che dice: “non lasciamo spazio al vuoto!” (cit) troviamo il nostro equilibrio e facciamo quello che ci fa stare bene….tutto il resto lo lasciamo alla noia….!!!!

i colori mettono allegria…

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