CARDIGAN NEVER SEEN

CONOSCI LA STORIA DEL CARDIGAN?

Il cardigan a uncinetto, nato dalla maestria artigianale di mani esperte, ha una storia avvolta nella tradizione e nell’eleganza del lavoro a maglia. Le sue origini affondano le radici nel XIX secolo, quando la lavorazione a uncinetto divenne una forma d’arte apprezzata nelle case di molte famiglie.

La storia del cardigan a uncinetto prende forma con la creatività delle donne che, con ago e filo, intrecciavano i loro sogni e le loro storie nei capi d’abbigliamento. Fu Mary Brooks Pickens, moglie di un capitano di mare, a dare al cardigan il suo nome, ispirandosi alle giacche di lana indossate dai pescatori dell’isola di Cardigan in Galles.

L’abilità artigianale di unire fili con grazia e precisione diede vita a questi capolavori tessili. I cardigan a uncinetto divennero presto un simbolo di eleganza e comfort, adatti a ogni occasione. Col passare del tempo, la loro popolarità crebbe, diventando un elemento irrinunciabile del guardaroba di donne e uomini raffinati.

Durante il movimento hippie degli anni ’60 e ’70, il cardigan a uncinetto assunse una nuova dimensione, diventando un simbolo di libertà e espressione individuale. Colori vivaci e motivi fantasiosi si intrecciarono con il desiderio di un mondo più aperto e tollerante.

Oggi, il cardigan a uncinetto continua a evolversi, reinterpretando il passato con un tocco contemporaneo. Designer di moda e artigiani, continuano a tessere storie di stile e tradizione in ogni punto, garantendo che il cardigan a uncinetto rimanga un’icona senza tempo nella moda e nella cultura tessile.

IL MIO CARDIGAN

Nella storia dei “miei cardigan” inseriamo molti progetti che in passato vi ho proposto e che trovate nel mio canale YouTube, in una playlist dedicata.

Nella interpretazione di oggi, ho pensato di proporvi un modello realizzato con la tecnica a ” ferro di cavallo”… io la chiamo così!

In cosa consiste?

Consiste nel creare un pannello, che sarà il retro del cardigan. Questo pannello potrà essere eseguito con qualsiasi punto di lavorazione e qualsiasi misura. Infatti questa tecnica è perfetta per creare capi per tutte le taglie.

Vi mostro il mio schema …

Il pannello posteriore misura 64×50… dove 50 cm corrispondono all’altezza. Il taglio sarà leggermente oversize, ampio, ma non troppo per non rischiare di appesantire la figura. Lasciando le maniche più strette, si crea un taglio a uovo, perfetto per nascondere le forme e indossare così un capo comodo e confortevole.

Non risparmiate sul filato se volete un capo caldo,, un mix di lana, alpaca o mohair ti darà oltre che confort anche un certo calore al quale io personalmente l’inverno non rinuncio!!!

Quando avrete realizzato il pannello posteriore, i quarti ne saranno una conseguenza. Infatti la loro misura si ricava dal primo pannello. Lasciati circa 10 cm per lo scollo al centro, sarà dunque facile creare i quarti, la cui lunghezza, sarà la stessa del pannello posteriore. Nel mio caso 50 cm.

E se non amate le cuciture, questo modello fa davvero al caso vostro!!

Infatti, prendendo la metà del pannello, che ormai comprende davanti e dietro del cardigan, vi basterà riportare la misura del vostro scalfo manica. Nel mio caso ho scelto la misura di 34 cm, per ottenere una manica più aderente.

Quando andate a riavviare le maniche sul pannello, andrete a mantenere praticamente intatta la texture del cardigan e andrete a ridurre drasticamente il numero di cuciture.

Vi basterà ripiegare il pannello e il vostro cardigan come per magia, avrà preso forma.

Quali dettagli ho aggiunto?

Il polsino ed il bordo inferiore, dove ho alternato 2 maglie alte con 2 maglie alte a rilievo davanti.

In ultimo ho ripassato il collo e i quarti . Nelle righe di andata e ritorno si possono ricavare le asole per i bottoni.

Non vi resta che creare le tasche.

Queste sono un dettaglio davvero molto caratterizzante, ma comprendo che non siano nel gusto di tutti.

Quindi se osare non è la vostra parola magica, accettate un suggerimento, quello di inserire dei bottoni gioiello o dei bottoni stravaganti, per dare un tocco di originalità al vostro cardigan..

E sì, io posso darvi tanti consigli o suggerimenti… ma sta a ciascuno di voi, fare il giusto percorso creativo. Il processo creativo è come un viaggio senza mappa: esplora liberamente, sperimenta senza paura, e abbraccia l’inaspettato.

Per questo progetto ho scelto un filo che adoro…ARMSTRONG… è caldissimo, morbido e potete indossarlo a pelle senza problemi!

Visto che il punto vi magia un po di filo, tenetelo presente per il vostro progetto. Ricordando che si possono usare tutti i puti possibili e immaginabili per reinterpretarlo e renderlo così il vostro cardigan perfetto.

Se volete calcolarvi con un buon margine di attendibilità il consumo di filato per la vostra talia, punto prescelto e tipologia di filo, non dimenticare il PODCAST 3… lo trovi quì sul BLOG e lo trovi nel mio ?si=AVslee4xNv_MaGZb”>CANALE YOUTUBE.

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