VIENNA DREAM

Le arti manuali hanno una bellezza intrinseca, unica per la loro capacità di creare opere d’arte a partire da un semplice filo. L’uncinetto è una di queste forme d’arte, e oggi ci immergeremo nella meraviglia di una maglia uncinetto, realizzata con la tecnica “top down” senza cuciture e con uno schema inedito. Vi presento la maglia “Vienna Dream”.

Il Fascino dell’Uncinetto

L’uncinetto è una tecnica antica che ha continuato ad affascinare e affondare le sue radici nella moda e nell’arte tessile. La sua versatilità è evidente nella maglia “Vienna Dream”, un progetto top down inedito e lineare.

Il Metodo “Top Down” Senza Cuciture

La tecnica “top down” è una metodologia di lavoro iniziata dall’alto e progettata per essere senza cuciture. Questo metodo consente di lavorare dalla parte superiore del capo verso il basso, modellando il pezzo per adattarsi perfettamente al corpo. La maglia “Vienna Dream” è il risultato di questa tecnica, una creazione senza cuciture che ne enfatizza la bellezza e la vestibilità.

Uno Schema Inedito

Ciò che rende la maglia “Vienna Dream” ancora più speciale è il suo schema inedito. Questo schema unico è stato creato appositamente per questa maglia da me, sotto vostra richiesta.

La Maglia Vienna Dream: Leggera ed Elegante

Il motivo del punto Vienna è caratterizzato da una trama aperta che crea una texure eterea e leggera. Questa maglia è un’eccellente opzione per la primavera e l’estate, poiché offre un tocco di calore senza essere eccessivamente pesante. La trama aperta è particolarmente adatta per essere indossata anche in autunno e inverno su bluse e camicie, creando uno stile assolutamente casual chic.

Materiali di qualità

La maglia “Vienna Dream” è realizzata con acrilico di alta qualità che grazie alla presenza discreta di un filo lurex ingabbiato nel filo stesso, regala una luminosità discreta e affascinante, mai eccessiva.

VEDIAMO DUNQUE QUALI SONO I PASSAGGI SALIENTI PER CREARE QUESTO PROGETTO

Partiamo con il realizzare lo sprone del nostro progetto top down. Lo sprone è tutta la sezione alta della maglia che comprende lo scollo e termina con gli scalfi delle maniche.

Quando avviamo un top down per prima cosa, dobbiamo decidere lo scollo della maglia. Io di solito mi attesto tra 55 e 60 cm. Quindi la catenella che si andrà ad avviare, dovrà essere lunga quei cm e quando c’è, dovrà tener conto anche di un possibile multiplo di lavorazione.

Ogni diagramma infatti ha un multiplo che corrisponde al numero di catenelle necessarie per creare 1 motivo di quel diagramma.

Nel caso del punto Vienna, il multiplo ha una base di 3 catenelle.

Ecco come fare i calcoli:

Per questo progetto ho avviato 114 catenelle. Ho inserito 33 catenelle per ciascuno dei lati lunghi e 24 catenelle per i due lati corti. Sommando 33+33+24+24= 114 cat.

Avendo ogni lato un numero di catenelle divisibile per tre e avendo inserito nello schema l’aumento nella stessa catenella di un punto di lavorazione, non bisogna calcolare 4 catenelle aggiuntive per gli aumenti.

Quindi ho diviso 114 x 4, ottenendo 32.5. Poi come sempre ho addizionato e sottratto a questo numero 4, per creare la proporzione tra le sezioni ed i numeri che sono usciti, 32.5 e 24.5, sono stati aggiustati a 33 e 24 perchè devono essere divisibili per 3.

Se scegliete un filo diverso, fate delle catenelle multiplo di 3 e fate una catenella lunga circa 55 cm. Contate le catenelle e fate i calcoli che avete visto. IMPORTANTE. Quando avete aggiustato i 2 numeri per avere il multiplo di 3, fate l’addizione di tutti e 4 i numeri ottenuti, per vedere se le catenelle avviate sono giuste. Nel mio caso 24+33+24+33= 114.

Una volta avviata la catenella, la chiudete in cerchio e cominciate con la riga dei quadretti. MA QUANTI QUADRETTI DEVO FARE PRIMA DI INSERIRE L’AUMENTO?

Semplicemente fate il numero di catenelle di ogni lato, diviso 3. Per me è 33/3= 11, 24/3=8.

Quindi ho fatto 11 quadretti sui lati lunghi e 8 sui lati corti.

LO SCHEMA E’ INEDITO E CREATO DA ME PER QUESTO PROGETTO ®

Come si raggiunge la propria taglia? La taglia si raggiunge facendo un numero adeguato di giri fino a quando il raglan, cioè lo spazio tra lo scollo ed il sottomanica, non vi consente di unire gli aumenti opposti sotto l’ascella.

E’ più facile da fare che da spiegare. Man mano che fate i vostri giri, piegate il vostro top down e misurate i lati.

Quando io ho raggiunto 20 cm sulle maniche ( lati corti) e 48 sui lati lunghi, mi fermo. Se calcolo 48×2, vuol dire che ho una circonferenza di 96 cm che per me è perfetta. Queste misure sono adatte sia per una taglia S che M, un giro in più e si raggiunge anche la taglia L.

Con queste misure chiudo il mio raglan. Ciò significa che unisco gli aumenti e procedo per la lunghezza della maglia.

Ho creato così un taglio dritto e semplice, ma nel caso si volesse dare alla maglia una forma più ampia e scampanata, si potranno aggiungere degli aumenti nelle varie righe di lavorazione. Vi consiglio di inserire gli aumenti sui laterali della maglia, così da conservare sia davanti che dietro, una texture uniforme.

Gli aumenti si faranno solo nei giri dei quadretti. Basteranno 2 aumenti per giro e a giri alterni.

L’aumento per intenderci, si realizza come nel raglan.

Per tutta la lavorazione della maglia ho alternato i giri di lavorazione, voltando il lavoro al fine di ottenere dei quadretti regolari.

Ho chiuso il bordo lavorando 4 giri a punto alto, per creare una cornice che impreziosisse il lavoro a punto Vienna.

Non vi resta che riprendere lo sprone e iniziare a lavorare le maniche. Nel caso in cui lo scalfo risultasse più ampio del necessario, potete ricucirlo prima di iniziare la manica. Ammettiamo che vi sia venuto uno scalfo 20 cm e voi preferite uno scalfo da 18, cucite 2 cm e poi avviate il lavoro.

Anche le maniche sono lavorate voltando il lavoro ad ogni giro.

Ho concluso eseguendo un bordo a punto alto, lavorando un totale di 8 giri.

La maglia all’indosso risulta lineare, comoda e con un tocco glamour dato proprio dell’ampiezza della manica. In questa stagione le maniche nei capi hanno un ruolo centrale.

Per quanto mi riguarda con il FILATO BRAVISSIMO LUREX NERO, ho consumato 300 gr di prodotto. Indossando bluse, top o camicie, la maglia vi accompagnerà per tutta l’autunno, l’inverno e la primavera.

Per quanto concerne il collo, ho preferito lasciarlo così come in avvio. Si può aggiungere un collo infinity fatto anche solo a punto alto, per creare un accessorio perfetto e molto pratico, da usare al bisogno. Sul canale avete vari progetti infinity, non ultimo la ?si=kpk3M0oHGRROPTPi”>sciarpa SHADE che si abbina benissimo con questo progetto.

Per i filati sostitutivi non ci sono consigli particolare, vanno bene filati sfumati o tinta unita, forse eviterei filati troppo spessi.

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