MAGLIA VITTORIA

Conoscete la tecnica dei due esagoni? Questa tecnica è davvero molto molto versatile. Infatti può essere utilizzata partendo da qualsiasi tipologia di filato, sia per spessore che per categoria, quindi lana, cotone, acrilico, eccetera… Può essere utilizzata con filati in tinta unita oppure sfumati e soprattutto possono essere utilizzati moltissimi punti.

Cosa caratterizza la tecnica dei due esagoni?? beh senz’altro una partenenza insolita! Infatti siamo abituati con le maglie oppure con i cardigan a lavorare per pannelli oppure ad utilizzare per esempio la tecnica del top down. Con la tecnica ad esagoni invece, andiamo a creare contemporaneamente le maniche, il quarto anteriore ed il quarto posteriore, partendo esattamente dal sottomanica.

Senz’altro avrete trovato sul web tantissimi progetti dove l’assoluto protagonista di questo tipo di tecnica è il punto granny. Ma come vi dimostro in questo progetto, in realtà, possiamo utilizzare una quantità indefinita di punti e divertirci a personalizzare ancora di più i nostri capi.

Un’altra caratteristica molto importante per questa tecnica, è quella di essere davvero molto versatile. Infatti partendo da due esagoni, possiamo realizzare maglie, cappotti, cardigan, Chanel, kimono…

Quindi una volta determinato l’avvio, possiamo procedere man mano allargando il nostro pezzo e stabilendo via via tutti i passaggi successivi a seconda dell’idea che abbiamo. Oggi vi spiego come ho realizzato il mio progetto partendo da due esagoni e vi aiuto a capire come realizzare altri progetti, diversi dalla maglia.

PARTIAMO

Si comincia costruendo un anello magico all’interno del quale andremo a lavorare sei gruppi di tre maglie alte divise tra di loro da tre catenelle di separazione. Una volta chiuso in cerchio il primo giro si andrà ad avviare il secondo. Nel secondo giro andremo a lavorare sei aumenti consecutivi, separati da 2 cat. Ogni aumento è formato da tre punti alti/ tre catenelle/tre punti alti. Ogni aumento andrà lavorato sull’aumento del giro precedente.

6 gruppi di 3 pa separati d a3 cat
6 aumenti separati d a2 cat

Una volta che avrete avviato i due giri, potrete iniziare la lavorazione del punto prescelto. Un punto leggero e traforato che mi aiuterà a sfruttare la maglia anche nel prossimo cambio di stagione.

A partire dal giro numero 3, continueremo a lavorare sempre i nostri sei aumenti per giro, ma andremo anche ad aggiungere dei quadretti traforati, che saranno formati dall’alternanza di due catenelle più un punto alto. Nel giro numero 3 andremo a lavorare: 1 aumento/ tre quadretti /1aumento… questo ovviamente andrà replicato per tutti e sei i lati del nostro pannello.

Nel giro numero 4 tra un aumento e l’altro, i quadrettini diventeranno 5, nel giro successivo diventeranno 7, poi diventeranno 9, poi 11.

Raggiunto il giro numero 7 avrò 1 aumento /11 quadretti / 1aumento. A questo punto, comincio ad inserire la altre diagonali che andranno, insieme agli aumenti, a formare il disegno a losanghe che vedete sulla maglia.

Quando andrete ad avviare il giro numero 8, lavorerete 1 aumento/ 6 caselle vuote / 1 casella piena / 6 caselle vuote/1 aumento ( x 6 lati). Ma cosa intendiamo per casella piena? dobbiamo semplicemente sostituire le due catenelle con due maglie alte.

Guardando la foto che avete in alto, potrete facilmente capire come procedere nella lavorazione. Una volta avviato il primo quadretto pieno nel giro 8, a partire dal giro successivo, da questo quadretto andremo a costruire due diagonali parallele alle diagonali formate dagli aumenti. Ogni quadretto pieno infatti, non si dovrà collocare sopra, ma accanto a quello del giro sottostante.

Nel giro 9 avrete: 1 aum/ 6 quadretti/ 1 casella piena/ 1 quadretto / 1 casella piena/ 6 quadretti/ 1 aum

Nel giro 10 avrete: 1 aum/ 6 quadretti/ 1 casella piena/3 quadretti / 1 casella piena/ 6 quadretti /1 aum

Quindi le caselle che dividono l’aumento dalla prima casella piena sono sempre 6, così restano equidistanti dagli aumenti e quindi paralleli. Ovviamente, a partire dal giro 9, inserendo due caselle piene x formare le diagonali, vi avvia di fatto il lavoro che avevamo dopo l’avvio dell’anello magico. Quindi avrete 1/3/5/7/9/11 caselle tra un punto pieno e l’altro.

Dopo avere lavorato 6 giri, e ottenute di nuovo 11 caselle, in quella centrale si ricrea un punto pieno, così da avviare altre due diagonali. Tra la prima e la seconda diagonale, avrete sempre 6 caselle vuote. Capito il motivo, potrete lavorare facilmente fino a raggiungere la misura giusta.

COME SI RAGGIUNGE LA MISURA?

Vi starete senz’altro chiedendo: ma io e te non abbiamo la stessa taglia, quanti giri devo fare? Come faccio ad adattare la maglia alla mia taglia?

Vi sembrerà strano, ma la prima domanda importante che dovrete farvi è questa: come voglio che sia la manica?

Può sembrare una domanda sciocca, ma in realtà ogni progetto ed ogni taglia, ha bisogno della sua manica. La manica di un kimono non è uguale alla manica di una maglia ed è diversa sicuramente dalla manica di una Chanel. Per questa ragione dovrete stabilire quanto profondo fare lo scalfo del vostro progetto.

Stabilità la misura dello scalfo, procederete lavorando tutti i giri necessari fino a raggiungere quella misura.

Per me e per questo modello, avevo stabilito uno scalfo di 20 cm. Per raggiungerlo, anche in base allo spessore del mio filato, ho lavorato 19 giri in tutto. Di tanto in tanto piegate il pannello e misurate lo scalfo. Raggiunta la misura della manica, si comincia a ragionare per il resto.

Infatti, se fino ad ora avete lavorato sul totale dei 6 lati avviati, una volta raggiunta la misura della manica, il lavoro cambia. Non avremo più 6 lati da lavorare ma solo 3.

Dunque, una volta piegato il pannello, andate a bloccare con dei marker le vostre maniche. Così facendo le terrete separate dal resto.

Che si fa adesso?

Procederemo su tre lati e non più in tondo, bensì in righe di andata e ritorno.

Come vedete dalla foto, ho realizzato i due pannelli perfettamente uguali. In ciascuno di loro, mi sono fermata quando lo scalfo della manica ha raggiunto i 20 cm, questo lavorando in tondo su tutti e 6 i lati.

Naturalmente, il corpetto della maglia ha la stessa larghezza delle maniche. Sommando 20+20 avrò una circonferenza di 40 cm che non è assolutamente adatta alla mia taglia.

Come faccio ad allargare la maglia senza allargare le maniche? come vi spiegavo prima, basterà lavorare su tre lati invece che sei.

Posizionati i marker per le maniche, vi restano 3 lati liberi, il davanti, il dietro ed il bordo inferiore. Dei 4 aumenti rimasti, due vanno eliminati e due si continueranno a lavorare.

Parto dall’aumento in alto dove lavoro solo 3 pa, procedo per il lato, eseguo l’aumento, lavoro il bordo inferiore, di nuovo l’aumento e poi l’altro lato. Quindi si torna indietro e si procede in righe di andata e ritorno x tutte le righe necessarie x arrivare alla misura della vostra circonferenza.

Quindi, nel mio caso, messi insieme i due pannelli, avevo 20+20= 40 cm di circonferenza. Devo arrivare a 48. Questo significa che dovrò lavorare in righe di andata e ritorno su ogni pannello fino a raggiungere 4 cm. In questo modo ogni pannello passerà da 20 a 24 cm e una volta uniti, 24+24 avrò 48 cm di circonferenza. Quindi i cm che vi mancano per arrivare alla vostra circonferenza, vanno distribuiti, metà su un pannello e metà sull’altro.

Pertanto, una volta bloccate le maniche, la loro ampiezza resterà sempre di 20 cm, mentre i quarti e la lunghezza si andranno a regolare in base alle nostre esigenze. Dunque farete tutte le righe necessarie x adattare la circonferenza della maglia alle vostre esigenze di vestibilità.

Vi faccio notare la differenza di grandezza dei due pannelli a parità d ampiezza della manica, che resta di 20 cm in entrambi i casi, solo nel pannello di sinistra ho già fatto 5 righe di andata e ritorno x la circonferenza. Quindi in base alla righe che voi aggiungete, potete raggiungere qualsiasi taglia, lasciando invariato lo scalfo manica.

Se raggiunta la circonferenza non avete la lunghezza giusta, ricordatevi che si può riprendere il lavoro e procedere sulla lunghezza senza nessun problema. Per questo vi dicevo che la tecnica è molto versatile. Vi permette di aggiustare il lavoro seguendo le vostre esigenze senza che questo modifichi la texture del lavoro.

Quando i due pannelli saranno pronti, dovete procedere con le cuciture. Prima però dovete lasciare i cm per lo scollo. Lasciate 12 cm per lato e marcate, in modo da poter cucire le maniche.

Quali sono le cuciture da fare? Quella dietro va fatta sempre, quella sulla maniche e quella davanti se volete la maglia, se volete il cardigan quella davanti non è da fare.

Per le cuciture procedete in questo modo. Prendete ago e filo e cucite solo le coste più esterne da ciascun punto. In questo modo i due pannelli si accosteranno senza creare spazio o volumi che poi compromettono la lettura delle losanghe. I pannelli sono perfettamente uguali e la cucitura sarà punto su punto.

Per le maniche ho ripreso il lavoro di punti pieni e vuoti, in modo che i motivi a losanghe continuino fino alla fine. Dopo 10 giri. ho realizzato un giro di riduzioni e poi ho creato un polsino a punto alto.

Per avere un polsino più piccolo, vi basterà fare qualche giro in più con i quadretti. Per le riduzioni, ho lavorato un giro a punto basso, eseguendo un punto basso per ogni quadretto. Poi avviate le maglie alte e procedete fino a completare il polsino.

Spero di avervi aiutato a capire come si sviluppa la tecnica degli esagoni. Questa non ha bisogno di essere eseguita con fili specifici, dunque a seconda del punto e della stagione, potrete creare cappotti, cardigan, maglie, kimono… a vostro gusto.

Ricordate questi tutorial?

Sono tutti progetti realizzati con la tecnica esagoni… tutti diversi e particolari a dimostrazione che la tecnica è davvero versatile. Potete giocare con i punti, con fili sfumati o con fili fantasia…

Per questo progetto ho usato

330 g BABY KEY ARANCIONE / UNCINETTO 4

FILATI SOSTITUTIVI

TUTTI I FILI ANDRANNO BENE, ACRILICI, LANA, COTONE E FETTUCCE…ESEMPI… CHUCK/ BRAVISSIMO/ NELLY/ GLORIA/ DONNY/ IGGY/ KING/ BABY KING/ ARMSTRONG/ BARRY/ KORN / KINGSHOCK / LED… come sempre, ogni filo ed ogni colore, concorreranno a dare carattere al vostro progetto, quindi scegliete sempre con attenzione!

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