MAGLIA ANICE

Quando fa caldo il nostro pensiero va verso tutto ciò che è fresco, leggero e piacevole da indossare. A me succede spesso l’estate di preferire capi molto ampi e arieggiati, da abbinare in modo molto casual su pantaloni palazzo, gonne, short… Beh, c’è anche da dire che le tendenze ci spingono sempre di più verso modelli oversize, sia per la stagione estiva che invernale. Da una parte quindi seguiamo le tendenze e dall’altra seguiamo il nostro gusto, perchè in fin dei conti, la cosa più importante è riuscire a sentirci a nostro agio con ciò che indossiamo.

Stilisticamente, la maglia Anice è a metà strada tra un taglio a clessidra e un taglio a uovo. Da un punto di visto tecnico, la maglia è un top down. Ne avete già realizzata una? Se sì, saprete che la caratteristica di questo modello è l’avvio che dall’alto scende verso il basso. Quindi partiamo dal collo e via via sviluppiamo tutto il progetto senza alcuna cucitura. A tutto vantaggio della texture del punto che resta perfetta.

TABELLA SPRONE

tabella 1 sprone

Per la maglia Anice, ho lavorato seguendo le indicazioni che vedete riportate nella tabella in alto. Ho avviato 112 catenelle, rispettando il multiplo di 14. La cat di avvio è lunga 60 cm circa. Dividendo 112 x14 otteniamo 8…. che corrisponde al numero di aumenti che avremo nello sprone. Per via degli aumenti, lo sprone prende la forma ottagonale.

Immagino stiate già pensando a quali potrebbero essere i filati sostitutivi. In realtà moltissimi. Io quando gioco con tagli così morbidi, prediligo filati sottili, in modo da non avere volumi indesiderati. Un filo spesso o rigido, potrebbe accentuare le forme anzichè nasconderle. Andrà bene l’iggy, l’amanda 5. il frida, l’alma, il viscoking, handy. solo per citarne alcuni…

In base al filato prescelto e alla mano, potreste riscontrare delle differenze tra il modello proposto nel tutorial e quello che state realizzando. Se lo scollo vi piace, partite dai cm. La mia catenella è lunga 60 cm, quindi partire con questo obiettivo. Quando arrivate a 60 cm aggiustate il numero di catenelle al fine di ottenere il multiplo di 14. Anche la forma dello sprone potrebbe subire variazioni. Infatti, in base al numero di aumenti che realizzate, così cambierà la sua forma. La mia è ottagonale.

112 cat/ multiplo 14

Dopo 13 giri di lavorazione, il mio sprone è completo. Infatti raggiungo sia la misura della circonferenza che quella dello scalfo. Prima ancora però dovete tener presente il vostro sottomanica. La differenza tra le taglie deriva dal numero di giri dello sprone. Più è ampia la corporatura o il giro seno, più giri saranno necessari per raggiungere il vostro sottomanica. Il sottomanica è sempre il vostro obiettivo. Quando lo raggiungete, prendete il cm e misurate le varie sezioni…ecco le mie…

tabella 2… misure sprone

Ripiegato lo sprone, controllate le misure. Come vedete io ho già inserito i marcapunti. Avendo 8 spicchi, ho inserito un marcapunti, uno spicchio si e uno no ( vedi foto sprone aperto). Il marker è posto esattamente a metà di ogni tratto. Dopo 13 giri di lavoro, ho:

altezza= 14 cm / scalfo manica= 19 cm / circonferenza= 41 cm

Grazie ai 13 giri e all’altezza di 14 cm, ho raggiunto il mio sottomanica. In base alla vostra corporatura, farete tanti giri in più fino ad arrivare al vostro sottomanica. Se avete 8 sezioni come me, indipendentemente dal numero di giri che fate, la suddivisione non cambia, perchè gli aumenti sono sempre 8. Quando inserite i marker e misurate accertatevi di avere un giusto equilibrio tra scalfo e circonferenza. Infatti non è detto che dovete posizionare il marker esattamente al centro dei lati, potete spostarvi se necessario. Infatti, se io avessi voluto una circonferenza più ampia, avrei potuto spostare di un quadretto o due il marker. in questo modo riducevo di 1/2 cm lo scalfo e guadagnavo da 2 a 4 cm sulla circonferenza.

Vi ricordo, per quanto riguarda lo scalfo che mediamente è profondo:

17 cm nelle taglie S / 18 nella taglie M / 19 nelle taglie L / 20 nelle taglie XL…

Una volta chiuso lo sprone, separate le maniche dal corpetto. Le maniche le lascerò così come sono, mentre andrò a proseguire sul corpetto, per raggiungere la lunghezza desiderata. In questo progetto però procediamo in un modo un po diverso. Di solito con la chiusura della sprone eliminiamo gli aumenti. Invece in questo progetto li proseguiamo fino in fondo. Degli 8 aumenti presenti a sprone aperto, ne restano di fatto 4. Due sono sul davanti e due sul dietro della maglia. I quattro aumenti mancanti sono: due sulla manica destra e due sulla manica sinistra.

Fatta la chiusura dello sprone si prosegue con il punto che avete visto nel tutorial e nel procedere fino al termine del lavoro, in TUTTE le righe lavoriamo gli aumenti. E’ grazie a loro infatti che la maglia raggiunge questa forma tanto particolare…

Dallo sprone , continuando ad aumentare in tutti i giri, otteniamo questa bella forma ampia. Ampiezza che perdiamo una volta indossata grazie al fino sottile. Per questo vi ho consigliato per questo progetto, di non scegliere fili troppo spessi.

Vediamo le misure in cm, così potrete regolarvi meglio per l’adattamento della taglia…

38 cm dallo scollo al bordo
50 cm dalla spalla al bordo

71 cm di ampiezza

Ecco dunque le misura. Ricordate quanto era la misura della circonferenza quando ho chiuso lo sprone? Riguardate la tabella 2. Erano 41 cm. Eseguendo la chiusura con pa/cat/pa ho comunque guadagnato 2 cm in più per lato. Quindi alla fine del giro (di chiusura), la circonferenza è arrivata a 45 cm.

Lavorando per altri 24 cm e inserendo i 4 aumenti (in tutti i giri), ecco che arriviamo a 71 cm sul piano. Moltiplicati per 2, abbiamo un’ampiezza di 142 cm. Ampiezza che sarà tanto maggiore in base alla misura dello sprone. Se avete fatto dei giri in più e avete chiuso ad una circonferenza maggiore della mia, ovviamente sarà più ampia anche questa misura. Per la lunghezza vi regolate in base al vostro gusto. Io mi sono fermata al fianco.

A proposito di lunghezza. Io ho aggiunto un dettaglio facoltativo. Stilisticamente, la maglia asimmetrica è proprio nelle mie corde. Quindi ho fatto così…

…ho ripreso il centro della maglia ho calcolato 10 cm a destra e 10 a sinistra e marcato i due punti. Quindi ho tagliato il filo e sono andata avanti per 6 giri eseguendo righe di andata e ritorno a quadretti. Lavorando una diminuzione in apertura e chiusura delle righe diamo forma ad un taglio a uovo bellissimo. Naturalmente più giri fate, più la differenza di lunghezza tra il davanti e il dietro si noterà. Anche in quest’ultima sezione vanno lavorati gli aumenti.

Io amo molto questi modelli. Perfetti per tutte le taglie e in modo particolare per le curvy. I drappeggi creano movimento, quindi nascondono benissimo le forme. La maglia resta dinamica, non aderente e con la leggera asimmetria, otteniamo un vantaggio in più. Io d’estate indosso spesso pantaloni bianchi o in lino oppure mi capita di indossare capi attillati. Queste maglie sono davvero furbe. Nascondono le forme e al contempo ci permettono di indossare con disinvoltura quei capi che diversamente resterebbero di più nell’armadio. Il terzo vantaggio ci viene dall’asimmetria. Infatti avendo il davanti più corto, la figura resta più slanciata…

In tinta unita o sfumata, questa maglia potrà essere interpretata con tanti stili diversi e adattarsi al meglio ai vostri outfit. Una collana, magari una borsa in tinta e siete prontissime per uscire…Io penso che utilizzerò la Alexandra… ci vedo benissimo anche il modello Mia o la . A voi quale abbinerete?

Per quanto riguarda il filato utilizzato, io ho scelto il lino… 📌 200g di LYNYRD COCCIO 📌 UNCINETTO 3.5

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