
Care lettrici, preparatevi a rimanere incantate da un abito che unisce semplicità e glamour in un modo che solo l’arte dell’uncinetto può fare. Questo abito presenta un collo alto e un taglio a tubino, ma non temete: non è aderente, quindi vi sentirete comode e libere di muovervi.
La vera magia, però, risiede nel filo utilizzato. Ogni punto crea un design unico e irripetibile, rendendo ogni abito un pezzo esclusivo. È come indossare un’opera d’arte che cambia sempre, un po’ come noi donne, sempre in evoluzione.
E non preoccupatevi se non siete esperte di uncinetto. Le istruzioni dettagliate vi guideranno passo dopo passo, dimostrando che realizzare questo abito è più semplice di quanto sembri. È un progetto perfetto per chi vuole aggiungere un tocco personale al proprio guardaroba senza impazzire dietro tecniche complicate.
Quindi, cosa aspettate? Prendete il vostro uncinetto e lasciatevi ispirare da questo abito che promette di diventare il vostro nuovo pezzo preferito. E ricordate, la moda è anche divertimento, quindi non perdetevi mai d’animo e divertitevi!!

Vediamo insieme come realizzare l’abito SPRINT.
Vi piace il collo alto? nooo’???? poco male, avviate una catenella di 45/48 cm e chiudetela in cerchio. Avvierete da quì il vostro top down.
Per coloro che come me amano il collo alto, io sono partita da 30 catenelle per un altezza di circa 15 cm ed ho realizzato una fascia di circa 36/37 cm. Sembra corta ma potrete constatare la correttezza della misura solo mettendola intorno alla testa. Se la fascia copre la vostra circonferenza è fatta!! Ovviamente la fascia è lavorata con un punto molto elastico, come il punto basso in costa retro. Con altri fili o altri punti verificate la misura.

RICORDATE che la fascia vi deve passare dalla testa, quindi la circonferenza deve essere il vostro punto di riferimento.
Creato il collo, lo cucirete con lo stesso uncinetto e una volta chiuso in cerchio, riprendete la lavorazione sul bordo. Lavorate delle maglie alte a rilievo davanti, questo avrà un effetto di maggiore uniformità e non creerà stacco tra collo e sprone.
Fatto il gito di punti alti a rilievo, contate le maglie e fate i calcoli. Quali? li avete in grafica. Una volta ottenuti dei punti, dobbiamo distribuirli per realizzare il nostro top down. Nel mio caso i punti alti totali sono 70. Estrapolando i 4 punti che servono per inserire gli aumenti, prenderemo le maglie restanti e con con opportuni calcoli procederemo.


Come si sceglie il calcolo giusto? Io vi direi di fare così. Per le taglie fino alla 46/48 potete optare per il calcolo che divide per 4 il numero di punti totali una volta estrapolati i 4 punti degli aumenti. Nel mio caso, avendo 70 maglie in tutto, ho fatto 70-4= 66 66/4= 16,5 16,5+4= 20,5 16,5-4= 12,5… arrotondo i numeri con la virgola ed ottengo di avere 20 punti sui lati lunghi e 13 sulle maniche.
Per le taglie più grandi o per chi ha un giro seno importante, si procederà con il calcolo più breve. Una volta tolti i 4 punti dell’aumento al totale di maglie disponibili, prendete il numero ottenuto e dividete x 6… 66/6= 11, quindi sono 11 per le maniche e il doppio per i lati lunghi.
VI RICORDO CHE QUESTI CALCOLI SONO PERSONALI E FRUTTO DELLA MIA ESPERIENZA E NON FANNO RIFERIMENTO A NESSUN TESTO DI UNCINETTO.

Fatti i calcoli andrete ad inserire i vostri punti alti e i 4 aumenti che mano mano andrete a marcare, così da non perderli mai di vista. Una volta impostato il primo giro, andrete a procedere fino al raggiungimento del sottomanica.

Ecco il mio sprone 18 giri dopo. Il raglan misura circa 24 cm e sia scalfo che circonferenza sono adatti alla mia taglia. Dunque posso procedere con la chiusura. Ma cosa succede se raggiungo il sottomanica ma non la circonferenza?
Innanzitutto, avviate bene i calcoli e se avete realizzato altri top down e avete avuto problemi nella vestibilità, forse il calcolo per la taglia grande è già un buon punto di partenza. Ma non solo!!! Quando lavoriamo con dei punti basici possiamo ritoccare anche gli aumenti. Infatti, come abbiamo visto per altri progetti, possiamo raddoppiare il numero di punti dell’aumenti e invece di fare pa/cat/pa, farete 2 pa/2 cat/2 pa. A parità di giri il vostro sprone sarà molto più grande perchè i tratti crescono di 4 punti per volta ad agni giro, mentre con l’altro conteggio ogni tratto cresce di sole due maglie. C’è una bella differenza.
In ogni caso l’obiettivo è il sottomanica. Se abbiamo raggiunto anche la circonferenza, faremo direttamente la chiusura, altrimenti, uniremo gli aumenti opposti mediante delle catenelle. Ne farete in base ai cm mancanti.

Quindi dopo la chiusura dello sprone il nostro compito è quello di allungare il lavoro. Fermandovi al fianco basso avrete fatto un bel maglioncino. Se scendete per altri 20 cm avrete fatto una bella maxy maglia. Io proseguo per circa 60 cm dopo la chiusura dello sprone per avere un abito sopra il ginocchio.
La lavorazione di questa seconda parte va eseguirà a spirale, evitando la chiusura dei giri infatti, regaliamo all’abito un design perfetto. Faremo lo stesso anche sulle maniche.
Nel raggiungere la lunghezza desiderata dobbiamo mettere in conto degli aumenti che vanno inseriti con criterio per poter dare all’abito il taglio più giusto per noi.
Io ho scelto un taglio tipo tubino ma non aderente… si potrà procedere anche per un abito più ampio o più lungo.
Tutto sta a provarlo spesso e a modellarlo seguendo la nostra silhouette.
Io ho inserito il primo giro di aumenti dopo 25 cm dalla chiusura del raglan. Ho fatto 6 aumenti a giro per i primi due giri. Ho ripetuto infatti l’aumento 5 giri dopo e dopo altri 5 ho realizzato altri 4 aumenti. In totale ho fatto solo 3 giri di aumenti facendo 5 giri neutrali.
Per un taglio più ampio e svasato, superato il fianco si potrà procedere andando a fare 4 o 6 aumenti a giri alterni fino alla fine.

Ultimo passaggio sono le maniche. Riprendiamo gli scalfi e lavoriamo punto su punto. Attenzione però. Misurate lo scalfo, soprattutto se avete aggiunto delle catenelle alla chiusura del raglan. Se vi accorgete che lo scalfo è ampio e la manica sarà grande per voi, fate così. Partite sempre con il punto basso per fare la lavorazione a spirale, poi quando passate nel punto più profondo della manica eseguite delle diminuzioni. Ne potete fare diverse in fila, così da rimpicciolire lo scalfo e poter avviare una manica più giusta.
Sul bordo inferiore della gonna e alla fine delle maniche ho inserito 2 maglie a rilievo davanti e 1 maglia a rilievo dietro, per rendere il bordi più elastici e resistenti.

Il filo ha dimostrato di essere all’altezza del compito. Non sapevo cosa aspettarmi e devo dire che quello che è venuto fuori mi piace moltissimo. Diciamo che il rischio era calcolato, ma ho aspettato la fine del lavoro per godermi il risultato. La resa è buona e l’abito ha richiesto solo 500 g di filato…ottimo direi!
Sprint dunque è un abito dinamico, come la donna moderna. Si può indossare con scarpe ginniche o anfibi per uno stile più casual. Mentre per una lettura più classica, stivali sia alti che bassi o tronchetti, saranno perfetti per darvi un tocco glamour ed elegante.
Lo so che adesso mi chiederete:” ma che filo posso usare al posto di Enya?” Tutto quello che volete. L’abito non chiede fili con caratteristiche specifiche. Quindi potrete spaziare tra fili e colori che maggiormente vi ispirano.