GOLFINO HOLIDAY

Il cambio di stagione è il periodo più difficile per vestirsi. A volte nella stessa giornata il tempo cambia più volte. Abbiamo dunque bisogno di capi versatili, che ci possano accompagnare verso la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno. Camicie, maglie maniche 3/4 e bluse, sono sicuramente i capi più gettonati. Si prestano per look da lavoro, tempo libero e aperitivi…

In questo contesto ho pensato di collocare il mio golfino Holiday… Alla fine delle vacanze rientriamo con un capo leggero ma non estivo, comodo ma non voluminoso, così da poter essere indossato facilmente sotto blazer e giacche in pelle.

La fettuccia poi si presta in modo meraviglioso in questo contesto…primavera e inizio autunno sono i periodi più indicati per sfruttare al meglio tutti i tipi di fettucce…

Quella che usiamo oggi è il Maynard

PER IL GOLFINO NE OCCORRONO 330 GR

Per realizzare il golfino partiamo dalla catenella. La catenella deve essere multiplo di 8 e avere una lunghezza di 65 cm.

Se cambiate il filato tenete conto dei cm per avere uno scollo uguale a quello che vedete in foto. Una volta realizzata la catenella, la chiudete in cerchio.

Nel mio progetto ho caricato 112 catenelle suddivise così come da schema…

Chiusa la catenella, partire con il giro numero 1. In tutto, il motivo si sviluppa in due giri di lavoro.

Nel giro 1, lavoriamo ventagli di 7 punti alti, alternati a punti V. Contiamo 7 motivi sui lati lunghi e 5 sui lati corti….ricordando che ogni tratto compreso tra gli aumenti, si apre e si chiude con il ventaglio di 7 punti alti.

Nel giro 2 si andranno a lavorare dei punti puff, che danno un leggero effetto 3 d alla maglia. Il punto puff può essere eseguito con 3,4 o 5 gettati ed eventualmente può essere sostituito con punto pop corn o con tre maglie alte chiuse insieme.

NOTA IMPORTANTE

Dove può insinuarsi l’errore? Quando lavorate sulla cat di avvio, nel contare le tre cat di separazione fate attenzione a non saltare il punto che si trova appena dopo la catenella in cui avete lavorato il ventaglio. Infatti inserendoci per 7 volte nella stessa catenella, succede che la catenella successiva si rimpicciolisce. Per questo è facile che nel contare le 3 maglie di base la saltiate e alla fine non riusciate a chiudere correttamente il primo giro perchè vi mancano delle catenelle.

L’obiettivo di ogni sprone è quello di coprire la distanza che c’è tra le spalle e l’ascella ( sottomanica). Quindi per ogni corporatura si avrà bisogno di un numero di giri diverso. Per la taglia S che vedete realizzata nel tutorial, sono stati sufficienti 9 giri per arrivare a coprire questa distanza.

Ogni giro in più corrisponde ad una taglia.

Quindi man mano che alternate giro 1 e giro 2, misurate lo sprone e tenete presente sia la misura della circonferenza che quella dello scalfo.

Se raggiunto il sottomanica, ma la circonferenza non è perfetta per voi, al momento della chiusura, andrete ad aggiungere delle catenelle.

circonferenza 45
scalfo 19

Misurando lo sprone piegato, dopo 9 giri, ho 45 cm nella circonferenza e 19 nello scalfo. Quindi con circonferenza 90, vesto comodamente una taglia 42.

A questo punto possiamo chiudere lo sprone. Se non avete raggiunto la misura perfetta, nel momento della chiusura unite il davanti con il dietro mediante delle catenelle.

chiusura

Per eseguire la chiusura dunque vado a sovrapporre il punto alto di ciascun lato ed eseguo un punto V. Nel tutorial vi ho mostrato due diverse strategie per eseguire questo passaggio.

Dopo la chiusura, non resta che alternare giro 1 e giro 2 fino a raggiungere la lunghezza desiderata. Io ho lavorato per 22 cm prima di aggiungere un bordo decorativo.

Per realizzare il bordo, andremo ad eseguire un giro di punti alti e successivamente, andremo ad alternare 2 punti alti a rilievo davanti e un punto alto a rilievo dietro. In questo modo otterremo un bordo elastico che si appoggerà comodamente sui fianchi. Se la maglia vi è venuta ampia, potete lavorare nel primo giro, meno punti alti, in questo modo andrete a rimpicciolire il fondo.

giro punto alto
bordo inferiore

L’effetto della lavorazione dei punti a rilievo, somiglia ad una lavorazione ai ferri! Questo bordo andrà poi ripetuto sia sui polsini che sullo scollo.

Non ci resta che passare alle maniche. Riavviarle è molto semplice. Basta riprendere la sprone, vedere con quale riga abbiamo terminato e ricominciare dalla successiva. Si andranno ad alternare giro 1 e 2 fino a raggiungere la lunghezza desiderata.

scalfo
lunghezza manica

La lunghezza della manica è personale. Con 30 cm realizzo una manica 3/4. Al termine, così come per il bordo inferiore, andrò a realizzare un primo giro a punto altro e poi altri 7 giri in cui andrò ad alternare 2 pa a rilievo davanti e 1 a rilievo dietro.

Prima di chiudere il polsino vi do un consiglio. Controllate l’ampiezza di quest’ultimo a seconda se il polsino è collocato sul polso o sull’avambraccio, perchè le misure cambiano.

Se avete bisogno di stringere avete 2 possibilità. Quella di usare l’uncinetto più piccolo e quella di fare un giro finale di diminuzioni. Per fare le diminuzioni io ho fatto così… ho preso insieme le due maglie alte a rilievo davanti e poi ho lavorato quella a rilievo dietro. In questo modo il polso si è stretto adattandosi alla mia circonferenza. Se il polsino si stringe troppo, potete fare la diminuzione non su tutte le coppie di maglie alte a rilievo davanti, ma su una copia si e una no.

Quando avrete terminato di realizzare le maniche, passiamo al collo. Quest’ultimo potrà essere lasciato così come d’avvio, oppure potrà essere ripassato con lo stesso metodo usato anche per i polsini.

Se decidete di ripassare il collo, come primo passaggio, prendete 4 marker e segnate i quattro aumenti del raglan. Quindi cominciate a lavorare le maglie alte sulla catenella iniziale. Io ho lavorato 2 pa nello spazio delle 3 catenelle di base, 1 pa sulla catenella del ventaglio e 1 pa sulla catenelle del V. Quando raggiungete il primo marker, eseguite una diminuzione a 5 punti. Questo serve non tanto per rimpicciolire il collo, quanto per averlo accostato al nostro decolletè. Fate dunque molta attenzione a non stringerlo troppo per evitare che lo scollo non vi passi più dalla testa. Se questo accade lavorate 3 pa nello spazio delle catenelle invece di 2 pa.

Fatto il primo giro, misurate e solo aver controllato che lo scollo è corretto, procedete con altri due giri, in cui alternate 2 pa a rilievo davanti con 1 pa a rilievo dietro.

Realizzare il golfino è molto semplice. Potrete cambiare la lunghezza della maglia piuttosto che quella delle maniche. Da questo top down potrete ricavare anche un abito se lo rpeferite.

Per quanto riguarda la fettuccia, il Maynard ha una bella resa tenuto conto che i unti puff tendono a mangiare più filo. Per quanto riguarda i filati sostitutivi, andranno bene tutti i filati in cotone, dal filo di scozia, ai filati più spessi e meno ritorti, tipo Green day o Frida, piuttosto che altre fettucce. Nella scelta del filo tenete conto dell’uso che vorrete fare della maglia e per poterla sfruttare la meglio sotto blazer e giacche in pelle, fate in modo di non realizzarla troppo voluminosa.

Se invece state pensando a lana e acrilico, andranno bene tantissimi filati, sia tinta unita che sfumati.

Per questo progetto ho usato: 📌 330 gr di Maynard 📌 uncinetti 4 e 4.5

Segui il tutorial per scoprire quanto è semplice da realizzare…

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