Arrivati a fine agosto, una domanda silenziosa si affaccia tra le righe dei nostri pensieri: Come ho vissuto questa estate?
È stato un tempo di riposo, di evasione, di nuove esperienze? Oppure è stato un periodo frammentato, fatto di impegni, corse, piccole pause rubate qua e là? Abbiamo rispettato i nostri propositi? O abbiamo lasciato andare ogni programma, seguendo solo ciò che ci faceva sentire bene?
Per alcune è stato il primo vero tempo per sé dopo anni. Per altre, invece, il solito agosto pieno di cose da fare, figli e nipoti da accudire, la casa da tenere in piedi mentre il mondo sembrava in vacanza. C’è chi ha preso in mano l’uncinetto ogni giorno, chi lo ha lasciato a riposo, chi ha sfidato il caldo per progettare già l’autunno, e chi non è riuscita nemmeno a finire un piccolo lavoro.
E va tutto bene.
C’è un tempo per creare e uno per respirare. Un tempo per programmare e uno per lasciarsi vivere. Forse ad agosto avevamo mille obiettivi e ne abbiamo centrati solo due. Forse ci siamo lasciate andare e ne siamo felici. Forse ci portiamo dietro un piccolo rimpianto, ma anche la consapevolezza che il tempo passato — se ci ha fatto stare bene — non è mai perso.
Cosa fa la Fata Tuttofare?
Io ho rallentato. Ho pubblicato meno, ho lasciato spazio al silenzio. Ma non sono mai stata ferma davvero. Le idee continuano a bussare, anche quando cerco di riposare. Ho disegnato, osservato, preso ispirazione. E ho cercato di ascoltarmi, senza rincorrere sempre la perfezione. Perché ogni tanto serve dirsi: va bene così.
Non ho rispettato tutte le scadenze, e non mi sento in colpa. Ho raccolto ciò che mi serviva per ricominciare con il piede giusto. E questa è la mia estate: uno spazio in cui ho lasciato entrare nuova luce.
E tu?
Hai trascorso l’estate che volevi? Hai trovato tempo per te stessa, o ti sei persa un po’ tra le cose da fare? Sei riuscita a rilassarti, a creare, a ricucire un po’ di equilibrio? O magari ti sei accorta che va bene anche non fare nulla ogni tanto?
Raccontamelo nel gruppo Il Mondo delle Fate. Condividere i bilanci, anche imperfetti, ci aiuta a chiudere un cerchio. E ci prepara a disegnarne uno nuovo, con più cura e con più amore.
