
🧶 Intrecci di Tendenza
L’uncinetto è couture… ma anche cultura
Quando le passerelle si accorgono di qualcosa, quella cosa diventa tendenza.
Quando le mani la conoscono da anni, quella cosa diventa identità.
L’uncinetto oggi è celebrato come elemento fashion da grandi stilisti: Dior, Valentino, Celine, Missoni, ma anche nomi emergenti e brand di ricerca.
Eppure, chi da tempo lavora nel mondo dell’handmade non può che sorridere.
Perché questo linguaggio era vivo ben prima che finisse su Vogue.
La moda l’ha portato in passerella. Noi l’abbiamo tenuto vivo.
Dietro la (ri)scoperta del crochet c’è una verità meno scintillante ma molto più profonda:
le community handmade, negli anni, hanno custodito, innovato, reinventato una tecnica antica, che la moda ha semplicemente deciso di adottare.
Ma non è un furto, né una sfida. È un intreccio.
Uno scambio silenzioso tra alta moda e creatività diffusa.
Chi crea con le mani ha sempre anticipato, spesso senza saperlo.
E ora che gli stilisti lo esaltano, noi possiamo dire: Benvenuti, è da tempo che vi aspettavamo.
Artigianato = cultura
Fare uncinetto non è solo “creare qualcosa da indossare”.
È un gesto che tramanda memoria, costruisce significato, esprime personalità.
Ogni punto racconta un tempo, un’umanità, una pazienza che non si compra.
E chi lavora con passione in questo mondo sa bene che un progetto ben fatto può dire molto più di mille loghi.
Per questo l’uncinetto è couture, sì — quando sale in passerella —
ma è anche e soprattutto cultura, quando entra nella vita delle persone, quando diventa quotidiano, quando si fa dono, cura, racconto.
Creatrici, non solo consumatrici
Il bello di questa rivoluzione è che non siamo solo spettatrici:
siamo parte attiva di un cambiamento.
Ogni progetto condiviso, ogni idea reinterpretata, ogni variazione fatta con gusto contribuisce a una moda più consapevole, più libera, più personale.
E se oggi anche la couture parla uncinetto…
forse è perché il nostro modo di creare è diventato impossibile da ignorare.

