L’uncinetto tra tradizione, rivoluzione e… puristi in agguato

Quando ho aperto il mio canale, non avevo idea di quanti passi avanti avrei fatto. Ho preso confidenza con le tecniche, gli strumenti, il web… Insomma, all’inizio ero una funambola senza rete, con più dubbi che certezze. Eppure, nonostante le imprecisioni dei primi tempi, il pubblico ha avuto la pazienza di aspettarmi. E oggi posso dire con orgoglio che il mio lavoro è diventato più professionale. E voi, che mi seguite da sempre, avete vissuto questa evoluzione con me.

Ora, piccola confessione: non ho imparato l’uncinetto dalla nonna. L’ho imparato da sola, con errori epici e momenti di sconforto. E spesso, quando chiedevo spiegazioni su certe tecniche, la risposta era: “Si fa così perché così mi hanno insegnato”. E quindi? Perché? Boh. Fine delle spiegazioni.

Così ho iniziato a cercare risposte da sola. A sperimentare, a sbagliare, a ricominciare. E sapete una cosa? La creatività è proprio questo: sperimentare, evolvere, trovare il proprio modo di fare le cose. Perché fare uncinetto non significa solo replicare ciò che già esiste, ma anche creare qualcosa di nuovo.

Ora, non voglio dire che il mio metodo sia rivoluzionario, ma… diciamo che più di qualcuno ha preso ispirazione dai miei lavori. Peccato che nessuno lo ammetterà mai! E va bene così, non ho bisogno di targhette di riconoscimento. Ma quello che davvero mi sconvolge è l’atteggiamento dei cosiddetti “puristi dell’uncinetto”. Ah, loro sì che sono i custodi della verità assoluta! Se non segui le regole tradizionali alla lettera, per loro non vali niente.

Ma vi svelo un segreto: ognuno dovrebbe guardare il proprio lavoro e non quello degli altri. E poi, chi ha detto che le regole non possano essere reinventate? Picasso diceva: “Impara le regole come un professionista, così potrai romperle come un artista”. E se lo diceva lui, direi che possiamo crederci.

Quindi, a chi mi chiede perché faccio le cose a modo mio, rispondo: perché funziona. Perché mi diverte. Perché crea qualcosa di nuovo. E perché, in fondo, l’uncinetto è libertà. E chi non lo capisce, forse ha bisogno di allentare un po’ la tensione… magari con un bel gomitolo tra le mani!