ABITO JEANNETTE

Quando la praticità e l’eleganza trovano il giusto connubio, si riesce a creare dei capi handmade particolari, unici, adatti alla nostra personalità e quindi ad ognuna delle occasioni d’uso che li vedranno protagonisti!

Di stili ne conosciamo tantissimi, ma ritengo che la semplicità sia la vera chiave dell’eleganza… dunque nel progetto che vi sto per raccontare, ho cercato di mettere insieme pochi elementi, ma particolari, affinché l’abito fosse ricercato ma non banale, sofisticato ma al contempo facile da indossare in qualsiasi occasione.

Come sempre il colore prescelto o gli accessori abbinati, faranno la differenza tra un utilizzo più casual o uno più elegante. A voi la scelta!! Intanto diamo un’occhiata a tutti i passaggi salienti che ci consentiranno di realizzare questo magnifico abito…

schema preso dal web

Questa volta parto dallo schema che senz’altro vi darà un’utile linea guida per vedere tutti i passaggi utili alla realizzazione del nostro progetto. Ovviamente rispetto allo schema. ho applicato delle piccole varianti che mi hanno consentito di adeguare questo schema al top down e quindi alle varie parti dell’abito. Infatti, come vedrete, ho eseguito vari ritocchi per poter creare un abito su misura.

Pronte per creare il vostro abito su misura?

Partiamo dalla catenella… questa dovrà essere multiplo di 18. Quindi caricherete tante volte 18 fino a raggiungere la misura di 60 cm. Nel mio caso, con il filo Iggy e l’uncinetto numero 3, ho dovuto caricare 126 catenelle per raggiungere questa misura.

Lo scollo infatti non è eccessivamente ampio. Questa scelta dipende dal fatto che ho voluto poi inserire due motivi completi e ciascun motivo ho bisogno di varie righe di lavorazione. Quindi per evitare che la parte traforata scendesse troppo sopra il seno, ho preferito una scollatura un pochino più chiusa, in modo da arricchire il décolleté senza poi determinare una scollatura che mi limitasse nell’ indosso dell’abito.

Dunque ho caricato 126 catenelle per una lunghezza di 60 cm… se cambiate il filato tenete fede con i centimetri e dimentica il multiplo.

Una volta caricate tutte le catenelle, chiudete in cerchio e ricominciate lavorando una maglia alta per ciascuna delle catenelle avviate. Questo sarà il vostro primo giro.

GIRO 2
GIRO 3

Dopo aver lavorato il primo giro. Alto chiuderete con una maglia bassissima sul primo punto realizzato, in questo modo sarete pronti per avviare il giro numero 2

Nel giro numero 2 andremo a lavorare degli archetti formati da tre catenelle. Lavoreremo in questo modo: eseguiremo due maglie basse consecutive, quindi eseguiremo tre catenelle volanti e andremo a saltare tre maglie di base… nella quarta andremo a rientrare lavorando due maglie basse nella stessa maglia di base.

Ripetiamo di nuovo tre catenelle, saltiamo tre punti di base, nel quarto e nel quinto punto lavoriamo due maglie basse consecutive …quindi facciamo di nuovo tre catenelle, saltiamo tre punti di base e nel quarto punto, lavoriamo due maglie basse.

In pratica gli archetti sono sempre formati da tre catenelle così come sono tre i punti da saltare… la differenza è che lavoriamo una volta due maglie basse consecutive e un’altra due maglie basse nello stesso punto di base… questo è di fatto il giro degli aumenti.

Quando andremo a terminare il giro numero 2, lavoreremo nel seguente modo: in un archetto andremo a lavorare tre punti alti, quindi faremo tre catenelle volanti e nell’archetto successivo lavoreremo punto basso/ tre catenelle/ punto basso. Quindi faremo di nuovo tre catenelle volanti per poi spostarci nel l’archetto successivo dove andiamo a ripetere le tre maglie alte… ( giro 3)

GIRO 4

Si procede poi con il giro numero 4…

GIRO 5

Nel giro numero 4 andremo a lavorare: 5 punti alti su tre punti alti sottostanti, separati da tre catenelle che andranno bloccate con un punto basso dell’archetto piccolino. Ripeteremo poi tre catenelle per andare a lavorare nuovamente 5 punti alti sui tre punti alti sottostanti…

Terminato il giro quattro passiamo al giro quinto: in questo giro lavoreremo sulle 5 maglie alte sottostanti tre maglie alte 5 catenelle e tre maglie alte …tenendo presente che nella maglia alta centrale lavoriamo due volte un punto alto…

GIRO 6
GIRO 7

Nel giro numero 6 andremo a lavorare sei punti alti separati da una catenella nell’ archetto sottostante. Ripeteremo questo lavoro per tutto il giro, mentre nel giro numero 7 negli spazi generati dalle catenelle del ventaglietto, andremo a lavorare per ciascuno un gruppo di tre punti alti non chiusi chiusi insieme. Avrete 5 gruppi di tre maglie alte chiuse insieme separati da due catenelle e con questo giro chiudiamo di fatto il motivo.

Facciamo adesso attenzione al giro dei quadretti che predispone il giro successivo che è quello dei punti alti che ci consentirà dunque di avviare il secondo motivo completo. Prima di avviare il giro dei punti alti è doverosa una precisazione. Seguendo lo schema, nel giro dei quadretti si andranno a lavorare le maglie alte negli spazi generati dalle catenelle che separano i gruppi di maglie alte chiuse insieme, questo significa che per ciascun ventaglietto sottostante potremmo lavorare quattro maglie alte separate da due catenelle. Guardando bene il disegno infatti dopo aver lavorato quattro maglie alte si salta direttamente sul motivo successivo senza lavorare nello spazio che separa i due motivi…

Tenete presente questo schema perché poi, alla fine dello sprone, io aggiungerò il punto alto che in questo giro non vado a lavorare allo scopo di generare gli aumenti che mi permetteranno di allargare ulteriormente lo sprone… questo però lo vedremo più avanti!

Dopo aver realizzato il giro dei quadretti, andremo a lavorare un punto alto per ciascun punto sottostante. Questo significa che lavoreremo un punto alto su ogni punto alto e due maglie alte nello spazio delle due catenelle. Questo è il giro 1 che ci consente di riavviare di nuovo il motivo. Infatti dopo aver lavorato le maglie alte, si ricomincia con il giro degli archetti..

Fate però attenzione gli archetti… infatti saranno sempre formati da tre catenelle e si salteranno sempre tre punti di base, con la differenza questa volta che le due maglie basse si lavoreranno sempre su un unico punto di base a dispetto di come abbiamo fatto nel primo giro dello sprone. Questo ci aiuterà a determinare gli aumenti che ci consentono di tenere largo lo sprone.

Attenzione

Dopo aver lavorato due motivi completi, si procederà a punto alto fino al completamento dello sprone. Come sempre a determinare il completamento dello sprone è il raggiungimento del sottomanica, che cambierà a seconda della taglia. Prima di cominciare il lavoro a punto alto fate attenzione a questo passaggio…

aumento ( foto 13)

Nello schema, il giro dei quadretti, si lavora eseguendo 1 punto alto negli spazi delle catenelle che si trovano t5ra le maglie alte chiuse insieme. Quindi su ogni motivi, lavoriamo 4 pa. Come vedete dalla foto, ne ho lavorato 1 in più, entrando nello spazio che separa un motivo dal motivo successivo.

Inserendo questo punto alto in più + 2 cat di separazione, generiamo degli aumenti nel giro successivo in cui lavoriamo le maglie alte.

A cosa dovete prestare attenzione?

Se siete vicine alla chiusura dello sprone e la misura di quest’ultimo è già vicina alla vostra, potreste evitare anche gli aumenti che vi ho evidenziato nello foto in alto.

Se invece, dopo il secondo motivo, siete lontane dalla chiusura dello sprone, allora vi consiglio di creare questi aumenti. Infatti, una volta inseriti gli aumenti nel giro dei quadretti, non ci sarà più bisogno di inserirne dopo. Questo significa che potrete fare più giri a punto alto, lavorando i punti come si presentano e senza più aumentare, fino a quando non raggiungete il sottomanica.

Io di giri ne ho eseguiti un paio, prima di poter chiudere lo sprone.

Chiusura sprone

Per chiudere lo sprone, vi dovete munire di marker e centimetro. Io ho calcolato, 16/17 cm per lo scalfo manica e 40 per la circonferenza. Avendo raggiunto il sottomanica con le misure giuste, non ho bisogno di aggiungere le catenelle nel momento della chiusura. Quindi ho eseguito un punto alto in un punto marcato e sono passata poi al marker successivo senza aggiungere catenelle.

Se avete raggiunto il sottomanica, ma non la circonferenza, allora potete aggiungere delle catenelle. Le catenelle non hanno bisogno di multiplo, quindi ne inserirete in base ai cm mancanti.

Da questo momento in poi si procedere a punto alto, fino a raggiungere il fianco alto…

Come vedete dalla forma tonda, lo sprone ha un taglio molto morbido, per questa ragione, vi consiglio di fare attenzione all’inserimento degli aumenti.

Una caratteristica dello sprone tondo, rispetto a quello rettangolare, è che nel tondo, l’effetto degli aumenti inseriti nello sprone, prosegue anche dopo. Il pezzo cioè continua ad allargarsi senza aumentare.

Se avete un seno grande misurate spesso il pezzo prima di inserire aumenti. Se avete un seno regolare, dopo la chiusura dello sprone, vi consiglio di non aumentare più.

Io non ho aumentato….ma la parte a punto alto come vedete dalla foto, si è allargata ugualmente.

Sono andata avanti per circa 19 cm, sempre a punto alto e raggiunto il fianco alto, ho deciso di ripetere nuovamente il motivo. In questo modo otterrò un effetto particolare sui fianchi e spezzo la continuità del lavoro a maglia alta.

Prima di avviare il motivo accertatevi di avere il multiplo di 18.

Per avviare il motivo, inserite 2 maglie basse consecutive, quindi fate le tre catenelle e saltando 3 punti di base, chiudete nel punto seguente con una maglia bassa, di nuovo maglia bassa e poi archetto. In questo giro dunque le due maglia basse vengono eseguite sempre su due maglie di base e mai nello stesso punto. Infatti in questo tratto non ho bisogno di aumentare.

Realizzate un motivo completo e poi, dopo la riga dei quadretti, si procede a punto alto per circa 35 cm.

Questi sono i riferimenti in cm dei vari tratti che compongono l’abito.

Dopo aver lavorato per 35 cm con la maglia alta, ho deciso sul fondo di ripetere di nuovo il motivo. In questo tratto non ho inserito aumenti.

La gonna dell’abito può essere realizzata sia ampia che stretta. Io l’ho voluta dritta, per questo non ho inserito aumenti dopo la fascia sui fianchi. Se di solito preferite la gonna più ampia, potete lavorare in due modi.

Modo 1= cominciate la gonna senza aumenti e poi inseriteli progressivamente, a righe alterne fino a raggiungere la lunghezza desiderata. Vi consiglio almeno 6 punti alti in più a riga. Gli aumenti possono essere inseriti una riga si e una no, oppure ogni due righe.

Modo 2= se volete un taglio molto ampio, allora fate così. Nella riga dei quadretti che fate prima di ricominciare il lavoro a punto alto, inserite gli aumenti, come nella foto 13. In questo modo caricate già un buon numero di punti in più dal fianco e vi sarà più semplice allargare la gonna dall’alto.

Quindi con il primo modo, fate una gonna a trapezio, stretta sopra e larga sotto. Con il secondo, fate la gonna larga dall’alto.

Quando avrete terminato la parte lavorata a punto alto e deciso il volume della gonna, passate alla fascia finale.

Avendo lavorato la gonna dritta, ho voluto aumentare il volume della fascia, per creare un taglio scampanato. Se avete lavorato la gonna ampia, potete fare la fascia semplice.

Per determinare la forma della fascia, vi basterà modificare il primo giro di archetti. Per scampanare, il principio è lavorare più maglie nello spazio che si ha disposizione. Ho ottenuto questo effetto, facendo: 2 pb consecutivi, un archetto di 3 catenelle, ma ho modificato il numero di punti di base da saltare. Invece che saltare 3 punti di base e poi fare 2 pb consecutivi, ho saltato solo 2 punti.

Il risultato è quello di avere più archetti a disposizione.

Per bilanciare e tenere sempre delle giuste proporzioni, ho realizzato due motivi completi, così come nello sprone.

Questo è il risultato finale. Un abito semplice, reso prezioso da un punto di lavorazione che rende l’idea di un pizzo sofisticato. Un abito che vi potrà accompagnare in mille occasioni, sia eleganti che non. In base agli accessori, alle scarpe, alla borsa, l’abito può adattarsi a qualsiasi occasione d’uso!

Veniamo ai filati sostitutivi.

Senz’altro i fili in tinta unita consentono una migliore lettura del punto fantasia. Per lo spessore, direi di non superare quello dell’iggy, per evitare che la lavorazione diventi troppo grossolana.

Io ho usato il filato IGGY BLU, me ne sono serviti 500 g. Può sembrare tanto, ma non lo è. Calcolando che l’abito è lavorato a punto pieno, che è lungo 92 cm e che è una taglia 42/44.

La consistenza del filo in questo caso è importante, quindi il miglior consiglio che posso darvi, è quello di preferire un filo ben ritorto. L’abito pesa un pochino di più, ma resta bello chiuso e compatto, per questo tenderà meno a deformarsi con l’uso.

Sotto l’abito non avrete bisogno di indossare la sottoveste, basterà un intimo adeguato. Io di solito indosso reggiseno a fascia e culotte a taglio laser color pelle. La culotte ha la vita più alta e non presenta cuciture, quindi non segna e la vita alta vi copre la fascia traforata che avete ad altezza fianchi. Anche un body andrebbe bene.

Per il progetto ho usato: 📌 500 g IGGY BLU 📌 UNCINETTO 3

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