ABITO MADRID

Il tubino nero indossato da Audrey Hepburn in “Colazione da Tiffany” è considerato l’abito più iconico della storia dell’ abbigliamento del 21 secolo. Givenchy, il designer che lo ha disegnato, ha fatto storia negli anni ’50 e ’60, dando una nuova definizione al concetto di eleganza. Non è un caso che sia stato scelto come stilista personale da donne famosissime come Elisabetta II, Jacqueline Kennedy e Audrey Hepburn.

dal web

Come dice Miuccia Prada: “progettare un piccolo abito nero significa provare a esprimere attraverso un oggetto semplice la grande complessità delle donne e dell’estetica contemporanea”. E si sa, l’eleganza sta nella semplicità, nel taglio o nei piccoli dettagli. Ciò che importa sempre è indossare qualcosa che ci rispecchi, che ci faccia sentire bene e a nostro agio, in qualsiasi circostanza ci troviamo. L’handmade può fare questo per noi!

Creare un abito su misura e aggiungere quei dettagli che raccontano il nostro stile, ci permette di valorizzare la nostra silhouette e dargli il giusto risalto.

Dallo scollo del tubino più famoso del mondo, ho preso spunto per creare la mia versione a crochet! Per avviare il nostro abito partiamo da un triangolino. Anello magico e 3 punti alti, 2 catenelle e 3 punti alti. Si procederà inserendo 3 aumenti a riga fin quando la base del rettangolo non raggiungerà la misura che corrisponde a metà della nostra circonferenza.

Per circonferenza io intendo sempre quella maggiore, quindi o il seno o i fianchi. Nel mio caso, la circonferenza maggiore è quella dei fianchi, pari a 90 cm, quindi mi fermo quando la base del triangolo arriva a 45 cm. Per arrivare a questa misura si eseguono 3 aumenti per riga. Un aumento in partenza, uno al centro e uno alla fine.

Quando raggiungete la larghezza giusta per voi, dobbiamo eliminare ben 2 aumenti. Infatti togliendo le 3 maglie alte in apertura e chiusura delle righe su entrambi i lati, il pannello, comincerà a prendere una forma più squadrata. Gli aumenti verranno eseguiti solo al centro. In questo modo il numero dei punti alti resta costante e quindi il pannello si alzerà senza più allargarsi.

Stabilite a questo punto la seconda misura, quella dell’altezza. Quanto lo volete lungo? E sì, perchè per questo modello non c’è limite di lunghezza. Io ho scelto un tubino al ginocchio, quindi la parte centrale dell’abito misura 80 cm. Adesso, una volta raggiunta la misura dell’altezza, lavoriamo allo scollo. Per creare lo scollo tipico anni 60 e quindi lo scalfo maniche si procederà facendo solo diminuzioni. Quindi eliminiamo l’unico aumento che era rimasto, quello al centro e chiudiamo in questo modo lo scollo. Quindi la lunghezza resterà invariata. Eseguendo una diminuzione sul lato e una al centro, vedrete che l’abito prende da solo la forma giusta. I laterali vanno lavorati uno per volta su entrambi i pannelli. Io ho realizzato 6 righe in tutto avendo sullo scollo una larghezza di 20 cm e uno scalfo da 18 cm.

I pannelli da fare sono due. Nel mio caso sono 45×80. Non vi resta che cucirli. Io nel video vi mostro delle vistose pinze, potete usare spilli o qualsiasi altro attrezzo abbiate a vostro disposizione. Quando la cucitura è lunga come in questo caso, è bene fermare i due pannelli, in modo da evitare un possibile slittamento delle parti. Se state pensando di farne un abito lungo, al momento della cucitura, lasciate libera la parte inferiore. Io di solito termino la mia cucitura al ginocchio e lascio libera la parte sottostante.

Volete uno spunto utile?

immagine presa dal web

Chi l’ha detto che si deve fare corto, stretto o a tinta unita!? Se avviate il pannello un po più comodo della vostra circonferenza e fate un abito lungo, verrà davvero bellissimo. E se ogni 2 righe di lavorazione cambiate colore, potrete realizzare il classico abito mariniere, quello che in ogni stagione vediamo riproposto con righe bianche e nere, bianche e blu, gialle e blu…ecc. E come vi suggerivo prima, lasciate due spacchetti dal ginocchio in giù…

Adesso veniamo alle spalline. Tante possibili soluzioni a seconda del vostro stile e della destinazione d’uso. Io vi ho mostrato due soluzioni, una spallina e un cordoncino…

Per fare la spallina ho creato una fascia da 8/9 cm con 4 pb per riga.

per creare il laccetto ho usato il mulinetto, ma potrete crearlo anche a punto tunisino

Per le spalline ho deciso di crearne una classica a punto basso e una con laccetto. Ovviamente le soluzioni possibili sono tantissime. La spallina è lunga 8/9 cm e larga 2. Una volta realizzata, l’ho impreziosita con un rametto formato da perle in tinta con l’abito. Dall’altra parta invece, grazie al laccetto, ho creato un ficco…un modo diverso e mano scontato di completare questo abito.

Ricordate che con gli scolli come questo, tipo all’americana, non vanno indossate collane. Per questo volendo, potete giocare con le spalline, in modo da creare un accessorio integrato all’abito. Che sia corto, lungo o a maglia, il progetto che vi propongo si dimostra versatile e pratico, semplice e adatto a tutti, sia per la facilità di realizzazione che per la vestibilità. Tubino sì, ma non troppo. L’abito segue infatti la mia silhouette, ma non mi segna. Interpretatelo seguendo il vostro gusto, scegliendo i colori più adatti al vostro stile e valorizzate il vostro corpo come solo voi sapete fare.

Per questo abito ho0 usato 📌 450 g di IGGY PRINT stoccolma 📌 2 astucci di PERLE SILK avorio e giallo 📌uncinetto 3.5

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